Le pari opportunità tra uomo e donna passano anche attraverso un emendamento voluto dalla ministra socialista delle Pari opportunità, Najat Vallaud-Belkacem, che l’ha così spiegato: “Si tratta di riscrivere una definizione che è presente nel Codice civile dal 1804 e risale al diritto latino. È necessario attualizzare il diritto per renderlo conforme alla realtà e comprensibile. La grande maggioranza della popolazione, ai giorni nostri, ha voltato pagina in merito alla struttura patriarcale della famiglia e non capisce più il senso di questo riferimento”.
Ma l’opposizione rilancia: “perché allora non avviare un dibattito sulla parola patria, un termine femminile che fa riferimento e rimanda all’immagine del padre, quando si parla per esempio di madrepatria, o ancora sul termine scuola materna? Che la sinistra voglia sopprimere quest’espressione, vista la sua gestione e visione del mondo, è abbastanza logico. Siamo in pieno totalitarismo linguistico”.
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