Categorie: Estero

In Francia sui banchi il 1° settembre, sotto il segno della laicità: prof compresi

Hanno preso il via il 1° settembre, le lezioni per 12 milioni di studenti transalpini: tra le novità, si riscontra lo studio approfondito, anche tra i docenti, della morale laica e dell’educazione civica.

L’obbligo di aggiornarsi sulla morale laica, per i prof francesi, è contenuto nella riforma, contro la quale hanno lottato a lungo, perché la gran parte sull’argomento non hanno alcuna formazione.

Najat Vallaud-Belkacem, la ministra, ha voluto mantenere il patto che prevede il “bombardamento” di valori della Repubblica nelle scuole. Troppi i segnali di allarme di integralismi, estremismi religiosi e intolleranza, specie nelle banlieue. E’ ora – questo era l’impegno del governo di Manuel Valls in questo 2015 cominciato con il sangue nella redazione di Charlie Hebdo – di insegnare ai bambini fin dal ciclo delle elementari, che in Francia vige la laicità, definita “libertà di pensare e di credere o di non credere”.

Il presidente Francois Hollande, che all’indomani dell’offensiva terroristica contro Charlie Hebdo annunciò il suo progetto di varare l’insegnamento morale e civico nelle scuole, ha inaugurato oggi l’anno scolastico difendendo a spada tratta la sua scelta. E rassicurando gli insegnanti che l’altra sua promessa – 60.000 nuovi posti di lavoro nella scuola – sarà mantenuta: “Dal 2012, ne abbiamo creati già 35.200”, ha assicurato Hollande.  

 

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“Con la sigla EMC (Insegnamento morale e civico), la nuova materia – spiega l’Ansa – è entrata quindi nelle scuole da oggi, nonostante i sindacati degli insegnanti avessero premuto per rinviare di un anno. La EMC sostituirà le lezioni di “morale laica” che sapevano troppo di “catechismo repubblicano” e che furono introdotte dall’ex ministro Vincent Peillon. EMC sarà in programma dalla prima elementare (un’ora a settimana) fino alla fine del liceo (due ore ogni sette giorni). Ma, come ha spiegato la giovane Vallaud-Belkacem, la novità rispetto al passato è che l’incombenza delle lezioni di civismo non spetterà più soltanto ai professori di storia-geografia, ma tutti saranno a turno coinvolti. E, soprattutto, sarà vietatissimo utilizzare la sigla EMC per infilarci dentro lezioni di altre materie rimaste indietro alla fine dell’anno scolastico”.

Quanto ai contestati e a lungo discussi temi attorno ai quali si svolgerà l’insegnamento morale e civico, se ne contano 4: la sensibilità (comprendere le emozioni proprie e quelle degli altri); il diritto e la regola (o i confini del vivere comune); il giudizio e il pluralismo delle opinioni; l’impegno. 

 

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Alessandro Giuliani

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