“In una delle 136 pagine del Def 2015 che mi sono dovuto leggere, ho trovato un’affermazione che dovrebbe far accapponare la pelle e che stranamente nessuno ha rilevato: ‘in un prossimo futuro lo Stato non potrà finanziare la scuola pubblica statale’”. È forte la denuncia di Nicola Morra, senatore M5S, fatta all’Itis Monaco di Cosenza nel corso di un incontro con le famiglie degli studenti e i docenti dell’istituto.
Già oggi, sostiene Morra, la situazione dei finanziamenti pubblici alla scuola è da allarme rosso. “In Italia puntualmente ogni anno si taglia vergognosamente su scuola e istruzione. Il Documento di economia e finanze votato un mese e mezzo fa al Senato lo prova”, ha tuonato Morra. Per poi aggiungere: “mentre oggi in Italia si spende il 3,7% del Pil per l’istruzione – ha aggiunto Morra – e nel 2020 dovremmo scendere al 3,5%, Spagna e Portogallo, banchè colpite dalla crisi anche più gravemente che l’Italia, investono attualmente circa il 5,4% e la media europea è del 5%, mentre la Germania spende addirittura il 6%. Il Governo e Renzi continuano con le ‘truffe’ semantiche ai danni dei cittadini”.
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“Lo dimostrano i continui cambi del testo della riforma, con la quale si è scambiato il merito con la produttività. Si continuano a prendere in giro le persone come è riportato nell’ultima versione del testo riconoscendo il merito ad un docente ogni venti”.
Per il ‘grillino’, la conclusione è inevitabile: “a gente che ragiona in questa maniera e poi dà anche i soldi alla scuola privata, non ho che da chiedere di tornare a casa prima possibile”.
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