Il Rapporto Excelsior mostra che in Italia c’è un forte disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, infatti, lo sviluppo tecnologico sta incidendo anche sulle competenze richieste ai lavoratori: in futuro a oltre 9 profili su 10 sarà associata la richiesta di competenze digitali. A questo si aggiunge la crescente ricerca di profili qualificati. Occorre far collaborare tutti i soggetti coinvolti per migliorare la qualità dei servizi di istruzione, formazione e lavoro.
Le Camere di commercio possono garantire, attraverso il Sistema informativo Excelsior e il Registro delle imprese, un’informazione corretta, aggiornata, puntuale e tempestiva sia sul mercato del lavoro sia sul tessuto produttivo.
Le competenze digitali sono un vasto insieme di abilità tecnologiche che consentono di individuare, valutare, utilizzare, condividere e creare contenuti utilizzando le tecnologie informatiche e Internet.
Possono spaziare dalle competenze di base come l’uso del computer a quelle più specifiche ed evolute come la creazione di codice o lo sviluppo di sistemi software per l’intelligenza artificiale. Essendo il mondo della tecnologia in costante evoluzione, anche le competenze digitali cambiano continuamente e sono destinate a mutare con rapidità negli anni.
Ricordiamo inoltre che una prima definizione di Competenze Digitali è stata proposta, nel 2006, dal Parlamento Europeo nel documento “Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del dicembre”, che indicava le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente: “la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione.
Essa è supportata da abilità di base nelle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet”.