a) razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso;
b) ridefinizione dei curricoli vigenti nei diversi ordini di scuola;
c) revisione dei criteri vigenti in materia di formazione delle classi:
d) rimodulazione della organizzazione didattica della scuola primaria;
e) revisione dei criteri e dei parametri per la determinazione degli organici dei docenti e del personale Ata;
f ) definizione di criteri, tempi e modalità per il ridimensionamento.
Anche in questo caso in sede di conversione in legge il Parlamento ha tentato di mitigare gli effetti dei tagli, prevedendo che “nel caso di chiusura o accorpamento degli istituti scolastici aventi sede nei piccoli comuni, lo Stato, le regioni e gli enti locali possono prevedere specifiche misure finalizzate alla riduzione del disagio degli utenti”.
La legge contiene anche le norme volute dal ministro Renato Brunetta per migliorare l’efficienza della macchina statale; l’articolo 71 contiene nuove disposizioni in materia di assenze dei dipendenti pubblici.
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