Categorie: Estero

In Gb si rispolvera la formazione professionale

Sta riscuotendo più consensi che stroncature la decisione ministro dell’Istruzione inglese, Michael Gove, di introdurre dei nuovi corsi di formazione professionale indirizzati a far imparare un mestiere ai non pochi 14enni d’Oltremanica propensi ad imparare un mestiere piuttosto che passare il loro tempo libero sui libri di testo. In base a quanto riportato dal Times del 7 gennaio, il Governo conservatore di Londra starebbe accelerando i tempi per introdurre la novità, mirata, oltre che a risollevare la formazione professionale, a focalizzare sin in tenera età i giovani più propensi a seguire gli studi “accademici”. Il tutto con il sostegno delle autorità e delle imprese: queste ultime, in particolare, si ritroverebbe, infatti, giovani specializzati a costo zero.
In base a quanto riporta il popolare quotidiano inglese, il tentativo di aprire decine di scuole specialistiche costituisce, infatti, anche l’intenzione di selezionare gli studenti da quando, nel 1965, furono create le scuole medie e superiori unificate. Prima delle prossime elezioni, le nuove scuole tecniche e professionali, che indirizzeranno gli studenti a un mestiere, sempre secondo il Times, potrebbero avere largo seguito.
Secondo il Times, in cima alla lista dei favorevoli all’iniziativa c’è Lord Baker of Dorking, che aveva co-fondato il Baker dearing educational trust ed è stato ministro dell’Istruzione durante il mandato di Margaret Thatcher: l’esperto di istruzione ha espresso l’auspicio che siano aperte in breve tempo fino a settanta scuole professionali frequentate da decine di migliaia di studenti, modellate sugli istituti tecnici che comparvero negli anni Cinquanta per una questione, ha detto Lord Baker, di “snobismo”.
Quello deciso dal Governo inglese appare, quindi, davvero un salto all’indietro di mezzo secolo. Resta ora di capire se basterà per far ridurre il tasso di disoccupazione giovanile, che anche in Inghilterra ha raggiunto negli ultimi anni livelli negativi da record.
Alessandro Giuliani

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