Categorie: Estero

In Gran Bretagna parte dalla scuola la crociata anti-jihad

Allarme con un suo fondamento perché sarebbe stata un’inchiesta dell’Ufficio per gli standard educativi (Ofsted) che è entrato in 21 istituti scolastici di Birmingham e ha scoperto, in almeno cinque, un’atmosfera di intimidazione tra gli alunni, fondata su quelle che sono state definite dal report britannico come “ideologie basate sull’estremismo islamico”.

Già una avvisaglia del disagio si era avuta nel governo di David Cameron con un battibecco tra il ministro dell’Interno Theresa May e Gove che aveva attaccato il dipartimento dell’Interno sostenendo che non stesse facendo abbastanza per risolvere il problema dell’estremismo nelle scuole.
Il ministro dell’istruzione ha detto che l’inchiesta dell’Ofsted ha svelato una “cultura della paura e dell’intimidazione” che obbligherà il governo a promuovere “valori britannici in tutte le 20 mila scuole primarie e secondarie del territorio”, dove per valori britannici si intende la supremazia della legge civile e penale inglese, la tolleranza religiosa e l’opposizione alla segregazione di genere, compreso, forse, l’uso del burqa in classe.
Secondo quanto emerso dall’inchiesta Ofsted a Birmingham, alcune scuole prescelte si sarebbero lentamente trasformate negli anni in istituti per l’insegnamento dei valori legati a una cultura islamica estremista: ragazzine sedute in ultima fila e maschi davanti, nessuno disposto a insegnare religione cristiana ai bambini non musulmani – costretti a restare chiusi in un’altra classe durante l’ora di religione – preghiere musulmane trasmesse nei corridoi e nelle aule. E tutto ciò sarebbe avvenuto per anni nelle scuole statali e non dichiaratamente musulmane.
E ci sarebbe di più. Secondo quanto emerso per la prima volta a marzo, la divulgazione di un certo islamismo estremista negli istituti scolastici sarebbe legata al piano denominato “Operation Trojan Horse”, un tentativo di presa di potere territoriale che dalla zona di Birmingham sarebbe dovuta arrivare fino a Londra scardinando il sistema dalle scuole, collocando strategicamente insegnanti e presidi estremisti nei vari istituti.
Pesanti le accuse, considerato che gli inglesi non hanno una buona opinione dell’Europa, soprattutto sulle tematiche legate all’immigrazione. E mal sopportano la richiesta di sussidi statali di chi viene dall’estero e su cui ha fatto la sua fortuna elettorale Nigel Farage, leader dell’Ukip che ha raccolto i voti della parte dell’elettorato xenofobo.
L’inchiesta sulle scuole intanto prosegue.

Pasquale Almirante

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