Fanno economia e stringono la cinghia, ma nonostante la disoccupazione colpisca una persona su tre, negli ultimi cinque anni ben 15.902 ragazzi ellenici hanno conseguito un titolo di studio postuniversitario: un dottorato di ricerca per 2.439 studenti e un master per altri 13.463, secondo gli ultimi dati del D.O.A.T.A.P. (National Academic Recognition Information Center) aggiornati ai “superdottori” sfornati dalle università nel 2013.
Questi numeri sono forniti da balcanicaucaso.org, secondo cui c’è un aumento, rispetto agli anni prima del 2009, mentre a guidare il drappello dei cervelloni sono i neo-medici, con i loro 2.336 dottorati, seguono le facoltà di ingegneria con 1.339.
Ma non solo. Fino al 2012 i ragazzi iscritti a un corso postuniversitario in Grecia erano 35.570, di cui 23.853 dottorandi. A questi bisogna aggiungere i loro coetanei ellenici che studiano all’estero per un master o per un PhD (dottorato): e allora il numero totale arriva a 50mila.
Se si fa un confronto con l’Italia si scopre che i giovani 30-34enni che hanno un titolo universitario in Italia nel 2012 sono 22 su cento (26% uomini, 17% donne), mentre nella piccola e più povera Grecia sono 31 su cento (34% uomini, 27% donne).
Come fanno le famiglie in crisi a reggere le spese dei libri e dei percorsi postuniversitari dei loro pargoli? I più meritevoli riescono a vincere una borsa di studio per continuare gli studi all’estero: 1.500 ragazzi ogni anno.
Per la crisi economica ellenica, c’è tuttavia una buona notizia, la vera industria pesante ellenica, ossia il turismo, quest’estate si prevede ancora migliore dell’anno record 2013. Secondo gli analisti di Alphabank, una delle maggiori banche greche, è significativo che solo nei primi due mesi di quest’anno le prenotazioni di pacchetti aereo-sole-mare in località greche da parte dei turisti tedeschi è aumentato del 52% rispetto al primo bimestre 2013.