Gli studiosi, come riferisce il sito GreekReporter, stanno compiendo ricerche nella Pieria, una regione della Macedonia centrale, sull’abete macedone e il pino di Olimpo e Pieria, conosciuto in queste zone con il nome di “liacha”. Secondo il filosofo greco Theofrasto, seguace di Aristotele e suo successore alla guida della Scuola peripatetica, era proprio il legno di quest’albero – privo di nodi ed estremamente resistente all’acqua salata – che veniva utilizzato per costruire sia gli scafi sia i lunghi remi che li dovevano sospingere.
L’informazione tramandataci da Theofrasto sembra confermata da recenti ritrovamenti avvenuti in siti archeologici presso la località di Methoni, nella Pieria.
L’annuncio di tale scoperta, dato due anni fa nel corso di un convegno scientifico a Salonicco, ha galvanizzato l’interesse di numerosi ricercatori in vari campi sia dalla Grecia che dagli Usa, ma anche da Gran Bretagna e Irlanda, che adesso stanno lavorando insieme nella speranza di trovare presto negli scavi a Methoni tracce di questo legno utilizzato già dal sesto secolo a.C. (ANSA)
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