Il fondo è stato istituito per “l’adeguamento strutturale ed antisismico degli edifici del sistema scolastico” e per la costruzione di nuovi immobili sostitutivi degli edifici a rischio sismico.
Vengono, quindi, ripartite risorse per una cifra di 40 milioni di euro per il biennio. Tra le quote di competenza regionale più elevate ci sono: 6.478.335 euro per la Campania, 4.273.434,80 per il Lazio, 5.469.610 euro per la Sicilia, 2.970.667 euro per la Calabria. ‘Solo’ 1.312.776 euro per la Lombardia, 2.204.922 euro per la Puglia e 516.503 euro per il Piemonte.
Alla Sardegna, 200.000 euro, meno fondi che in Valle d’Aosta, 203.946 euro. Inoltre, si legge all’art. 1 comma 4 del decreto, “viene revocata la somma di 201.973,42 euro, relativa al 2011, già assegnata alle Regioni Sardegna e Valle d’Aosta, per la successiva riassegnazione alle Regioni Abruzzo, Campania, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Veneto”.
Le Regioni e le Province autonome, come si legge all’art. 2 del decreto, dovranno trasmettere al dipartimento della Protezione civile, entro 90 giorni, “un unico piano degli interventi di adeguamento o di nuova edificazione”, indicando anche “ulteriori interventi, anche eccedenti la quota assegnata, al fine di consentire l’utilizzo di risorse finanziarie aggiuntive che dovessero eventualmente rendersi disponibili”.
Infine “qualora i piani di intervento non pervengano entro i termini indicati, il dipartimento della Protezione civile provvede a riassegnare i finanziamenti ad altre Regioni che abbiano rispettato le prescritte scadenze”, se la regione interessata non ha preventivamente definito “un apposito programma d’intesa”.(Public Policy)
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