Cuba possiede, scrive Il Fatto basandosi sul rapporto della Banca mondiale, un corpo docente di alta qualità e presenta parametri elevati, un forte talento accademico, retribuzioni adeguate ed elevata autonomia professionale, al pari di Paesi rinomati in questo senso a livello mondiale, come Finlandia, Singapore, Cina,Corea, Svizzera, Paesi Bassi e Canada.
Ma anche prima il Banco mondiale aveva sottolineato, in un altri suoi rapporti, il riconoscimento internazionale attribuito a Cuba per i suoi successi nei campi dell’educazione e della salute, ottenuti grazie a un sistema di servizi pubblici che supera il livello presente nella maggiore parte dei Paesi in via di sviluppo e in alcuni settori è comparabile a quello dei Paesi sviluppati.
La Banca mondiale osservava pure come le prestazioni dei servizi sociali a Cuba siano fra le migliori del mondo in via di sviluppo, come documentato del resto da fonti di varie organizzazioni internazionali come l’Organizzazione mondiale della salute, il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo e altre agenzie delle Nazioni Unite.
Il Paese dedica all’insegnamento il 13% del proprio bilancio nazionale, mentre in Italia, nel 2008, la percentuale raggiungeva il 4,6% che però è stata ulteriormente tagliata, come notato dalla stessa Unione europea, mentre è stato a lungo segnalato come da Gelmini in poi, il nostro Paese si stia decisamente avviando verso il sottosviluppo.