Salgono alla cifra record di 4 milioni e 68 mila i poveri che nel 2013 in Italia sono stati addirittura costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare. L’aumento è eclatante: sono il 10% in più sullo scorso anno e sono maggiori del 47% rispetto al 2010. Le stime parlano infatti di ben 1,3 milioni di persone in più negli ultimi tre anni.
Questi dati drammatici sono stati evidenziati dal primo dossier su «Le nuove povertà» nel nostro Paese, presentato dalla Coldiretti al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio.
Per effetto della crisi economica e della perdita di lavoro, l’associazione agricola ha avvertito che «si sta registrando un aumento esponenziale degli italiani senza risorse sufficienti neanche a sfamarsi: erano 2,7 milioni nel 2010, sono saliti a 3,3 milioni nel 2011 e hanno raggiunto i 3,7 milioni nel 2012».
Una situazione, secondo la Coldiretti, «drammatica che rappresenta la punta di un iceberg delle difficoltà che incontrano molte famiglie italiane nel momento di fare la spesa».
In questo contesto, soffrono in particolare categorie deboli come bimbi e pensionati: 429 mila bimbi hanno chiesto aiuto per mangiare nel 2013, quasi il 13% in più rispetto all’anno precedente. Invece per quanto riguarda gli anziani si parla addirittura di 578.583 over 65 anni sono dovuti ricorrere ad aiuti alimentari (il 14% in più rispetto al 2011).
La povertà è concentrata al Sud con oltre 1 milione e mezzo di indigenti nelle regioni del Mezzogiorno, con un aumento-choc del 65% negli ultimi tre anni.
In questo quadro di sofferenza, si segnala fortunatamente anche un aumento della solidarietà da parte di chi può dare, ha concluso il rapporto Coldiretti, con il 15% delle famiglie che ha offerto aiuto alimentare ai più bisognosi nel 2013.