Didattica

In Italia arriva il metodo finlandese: pausa di 10 minuti ogni ora di lezione

In Italia arriva il metodo didattico finlandese. O meglio, arriva un’idea mutuata dal sistema scolastico finnico.

Così come segnala Il Fatto quotidiano, all’Istituto comprensivo di Piandimeleto, in provincia di Pesaro-Urbino, i i bambini hanno diritto a dieci minuti di pausa ogni ora.

I ragazzi dell’istituto hanno deciso di adottare un nuovo modello di organizzazione didattica: in una giornata non si fanno più materie diverse ma la settimana è divisa in due giorni e mezzo dedicati alle materie umanistiche e altri due giorni e mezzo per fare scienze, matematica, geografia e motoria.

La lezione da cinquanta minuti, di cui trenta frontali e venti di apprendimento cooperativo, permette ai ragazzi di avere dieci minuti da dedicare a se stessi, per andare in palestra o in giardino, ma anche per rimettere in ordine l’aula.
“Con questa sperimentazione – spiega la preside – si elimina la stratificazione del sapere, si aumentano la conoscenza, l’attenzione, la responsabilità e l’autonomia degli alunni. Abbiamo notato che c’è una maggiore rapidità di apprendimento. I ragazzi ora studiano ma hanno la possibilità anche di sperimentare visto che buona parte della lezione è laboratoriale. Questo permette di ricordare maggiormente ciò che hanno appreso. Infine, grazie a questo metodo c’è una valorizzazione dei talenti e una promozione dell’affettività nei confronti della scuola”.

Il metodo didattico della Finlandia

Il sistema scolastico finlandese è da sempre considerato il modello più moderno ed evoluto del mondo, proprio perché in continuo divenire rispetto alle nuove esigenze della società moderna.

Nel paese scandinavo già da diverso tempo sono state bandite le lezioni in aula di tipo frontale, per privilegiare il lavoro in piccoli gruppi che aiutano a sviluppare abilità di problem solving.

L’ordinamento scolastico prevede che i maestri lascino 15 minuti di gioco ogni 45 di lezione. Fino a 13 anni non si danno voti. E dopo, i giudizi non devono essere mai negativi, ma cercare di stimolare chi è rimasto indietro

Non solo: le scuole finniche stanno sperimentando lo studio orizzontale anziché verticale: scompaiono le materie tradizionali e vengono privilegiati macrotemi.

Andrea Carlino

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