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In Italia gli under 14 ad alto rischio per incidenti di viabilità fuori dalle scuole

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Il nostro Paese sarebbe tra i più a rischio in Europa per ciò che riguarda la mortalità dei bambini al di sotto dei 14 anni dovuta ad incidenti occorsi durante il tragitto che conduce da casa a scuola. E’ ciò che sostiene l’associazione indipendente di consumatori Altroconsumo, dopo aver svolto un monitoraggio sui rischi legati alla composizione di cento percorsi urbani vicino a trenta distretti scolastici di asili, scuole elementari e medie. La conclusione dell’associazione è giunta dopo aver svolto la verifica delle condizioni di protezione in prossimità di una serie di scuole dislocate a Roma, Napoli, Milano, Bologna e di un piccolo centro delle provincia felsinea, Crevalcore. E i risultati raggiunti sarebbero davvero sconfortanti: risulta, infatti, che in Italia il tasso di mortalità di bambini under 14, a causa di inadeguate protezioni e segnali stradali, è superiore a quello registrato nel Regno Unito, Germania, Austria, Finlandia, Svezia e Norvegia.
Il monitoraggio di Crevalcore è stato realizzato proprio come esempio positivo di interventi a basso costo che possono risolvere efficacemente il problema della sicurezza: i responsabili della viabilità del piccolo centro emiliano hanno realizzato ormai da anni zone “filtro”, che separino gli edifici scolastici dalla strada, segnaletica ad alta visibilità, percorsi per persone disabili, zone a traffico limitato e a velocità ridotta e uno arredo urbano ad hoc. Tutta un’altra realtà, invece, nei grandi centri urbani, ad iniziare proprio dal capoluogo emiliano: a Bologna, dove i vincoli architettonici del centro e gli spazi ridotto non sempre permettono l’attivazione di zone-filtro a ridosso delle scuole, Altroconsumo segnala come esempio negativo l’Istituto Leopardi; a Napoli, invece, sono difficoltose da raggiungere l’Istituto Rossigni e la scuola Mazzini e l’istituto Rossini. Svariati i motivi degli alti rischi: scarsa manutenzione, panchine rotte, tubi taglienti. Ma anche nel capoluogo campano non mancano le note positive, come la scuola elementare Vanvitelli.
Segnaletica insufficiente o in pessimo stato di manutenzione anche a Roma, dove è stata segnalata in negativo la scuola materna di via Pinciana. Situazione analoga anche a Milano, dove a causa della scarsità delle barriere contro i rischi, è stata “bocciata” la scuola Lambruschini; decisamente meglio la situazione in periferia, dove grazie ad un’ottima segnaletica specifica e dei dossi artificiali per limitare la velocità dei veicoli, è stato segnalato il complesso di via Castellino.
Per Altroconsumo la strada che conduce ad un sostanziale adeguamento dell’Italia al resto d’Europa risulta quindi ancora lunga: “occorrono interventi tecnici e strutturali e maggiore educazione alla sicurezza stradale per adulti e bambini”, fanno sapere i vertici dell’associazione indipendente di consumatori. L’organizzazione coglie quindi l’occasione dell’imminente avvio “del nuovo anno scolastico per invitare i presidi, i sindaci e la polizia municipale a intervenire: ciò che andrebbe eliminato il prima possibile sono, infatti, le carenze strutturali. Ma anche i genitori – spiegano da Altroconsumo – dovrebbero giocare un ruolo più attivo: oltre a esercitare con maggiore attenzione il ruolo di educatori alla sicurezza stradale nei confronti dei figli sin da piccoli, dovrebbero segnalare eventuali pericoli infrastrutturali al gestore della strada interessata (Comune, Provincia) e ai Carabinieri, e chiedere all’Ufficio di Polizia locale di migliorare la sicurezza della scuola con un servizio di vigilanza”.
Alessandro Giuliani

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