Mentre in Italia le temperature rimangono miti anche in pieno inverno, nel Nord Europa il freddo imperversa. La Svezia il 3 gennaio ha fatto registrare la temperatura più bassa degli ultimi 25 anni per il mese di gennaio: meno 43,6 gradi centigradi in Lapponia, presso la stazione di Kvikkjokk-Årrenjarka. A nord del Paese, nel comune di Alvsbyn, gli abitanti si sono svegliati senza elettricità e con la temperatura scesa a meno 35 gradi: migliaia di abitazioni risultano al buio: una condizione particolarmente disagevole se si pensa che in questo periodo dell’anno, per via della latitudine del nord Europa, in quelle zone c’è la mancanza totale di diretta luce solare.
Anche nel Sud del Paese il quadro è da record, con centinaia di auto rimaste bloccate per quasi un giorno per via della neve sulla E22. I meteorologi hanno anticipato che nei prossimi giorni il termometro potrebbe abbassarsi ancora di più: sabato 6 gennaio anche Stoccolma sarà investita dalla morsa del freddo estremo.
Le tempeste di neve e venti di burrasca hanno provocato l’interruzione dei trasporti e la chiusura delle scuole in diverse zone della Scandinavia.
Il traffico ferroviario ha subito interruzioni anche nella vicina Finlandia, dove nella regione settentrionale è stato registrato un record stagionale di -38,7°C. Sempre in Finlandia una valanga non ha risparmiato una donna e il suo bambino travolgendoli in un abbraccio mortale.
In altre parti del Paese, ad esempio nella città di Tampere (posizionata nel sud-ovest del Paese), le tubature dell’acqua risultano congelate, lasciando centinaia di persone senza acqua corrente.
A Helsinki le temperature si aggirano sui -15 gradi.
Anche la Norvegia si prepara alle temperature polari: a Kautokeino, non distante da Capo Nord, il termometro è sceso a meno 41,6 gradi; fra sabato e domenica nella capitale Oslo le temperature potrebbero scendere fino a -27°C.
Le forti nevicate hanno generato non pochi problemi anche nel sud del Paese, dove le scuole sono state chiuse e i voli cancellati.
In Europa continentale non va meglio, attraversata da forti piogge che hanno causato inondazioni, dalla Germania alla Francia – dove è stato registrato un decesso -, fino ai Paesi Bassi
Quello che non si comprende, nemmeno la scienza sembra dare risposte certe, è perché il surriscaldamento provoca l’innalzamento delle temperature solo in una parte delle aree geografiche.
Tornando all’Italia, le temperature anomale e alte, con livelli decisamente sopra la norma (anche al Nord di giorno in questi primi giorni di gennaio si registrano per ore anche più di 15-16 gradi), stanno producendo umidità sopra la norma, continui banchi di nebbia e una qualità dell’aria che soprattutto nelle grandi città si sta sempre più riducendo.
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