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In Italia poca Educazione fisica a scuola

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L’educazione fisica, soprattutto nelle scuole elementari, è poco frequentata: a dirlo il rapporto “Educazione fisica e sport a scuola in Europa”, elaborato da Eurydice, la rete europea per l’informazione sull’istruzione.

E per fare un paragone con l’Europa ecco l’Irlanda dove l’orario medio minimo annuo raccomandato per le scuole primarie si attesta attorno alle 37 ore, in Francia si arriva a più di 100 (occupando circa il 10% della didattica).

Facendo un rapido calcolo, gli studenti italiani arrivano alla fine delle scuole elementari avendo accumulato un ritardo decisivo rispetto, ad esempio, ai loro colleghi Tedeschi (dove le ore ogni anno sono più di 80) e Danesi (dove l’educazione fisica occupa 70 ore di lezione all’anno). Sommando mese dopo mese, il gap stimato può sfiorare anche le 500 ore. E non basta che le cose migliorino alle scuole medie e superiori. Qui, infatti, le ore obbligatorie di educazione fisica sono in media 66 all’anno, permettendoci di superare nazioni come la Spagna (ferma a quota 24) ma rimanendo comunque inesorabilmente dietro ai Paesi più virtuosi (Francia, Austria, Polonia Germania) dove anche i ragazzi più grandi devono svolgere circa 100 ore di sport per ogni anno scolastico.

 

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Ma il problema, si legge sulla Stampa, non è solo di quantità, ma anche di metodo e in  Italia non ci sono delle linee guida precise che un insegnante deve seguire. L’ora di educazione fisica assomiglia più a una scampagnata che a un momento di sforzo ed esercizio. Altrove, invece, ci sono delle attività indicate come obbligatorie per i ragazzi, come la ginnastica a corpo libero e i giochi (generalmente con la palla), ma non è escluso che uno studente debba cimentarsi con l’atletica, col nuoto e persino con la danza, come avviene in Belgio, Francia, Germania, Austria e Ungheria).

Infine se in Italia è obbligatoria la ‘valutazione sommativa’ e i prof danno il voto a proprio piacimento, senza un riscontro oggettivo di quanto riportato nella pagella, nella maggior parte delle altre nazioni europee, dove gli sport vengono valutati singolarmente, alla pagella si allega un report sulle abilità fisico-sportive dei ragazzi.