Attualità

In Italia tanti professori ma pochi maestri, per Bianchi troppi docenti fermi alle nozioni: il ricordo di Marco Biagi a 20 anni dall’addio

“In Italia forse abbiamo tanti professori e abbiamo pochi maestri, si tratta di restituire anche ai professori la dignità di maestro”: a dichiararlo è stato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, durante la sessione straordinaria con cui il Consiglio Comunale di Modena ha deciso di concedere la cittadinanza onoraria postuma al giuslavorista Marco Biagi ucciso 20 anni fa a Bologna.

Secondo il ministro è giunta l’ora di “fare una scuola che sia più capace di dare tutte quelle competenze di vita comune che, probabilmente, noi abbiamo dato per scontato e che sono invece fondamentali”.

Servono più competenze, meno informazioni

Bianchi ha tenuto a dire che “stiamo lavorando tanto su un’idea di una nuova scuola” che non sia legata solo al dare “nozioni, a dare informazioni”.

Poi ha argomentato il concetto, ricordando che “oggi i nostri ragazzi sono travolti di informazioni, sono annegati di informazioni, li stiamo riempiendo di cose in più, di informazioni in più: forse è anche il tempo – ha detto il ministro – di fermarsi un attimo e tornare a pensare che la scuola non deve dare informazioni in più ma dare più competenze per vivere insieme“.

Il Covid non può avere la colpa di tutto

Quindi, il numero uno del dicastero dell’Istruzione ha detto che non si può dare la colpa di tutto alla pandemia: da due anni a questa parte “abbiamo una tentazione molto forte, quella di dire che se i nostri ragazzi stanno mala la colpa è del Covid. Noi siamo confusi? La colpa è del Covid”.

Bianchi ha detto che, quindi, non bisogna cadere “in questa trappola: il virus che ci ha colpito, molto tempo prima del Covid, è quello dell’individualismo e del populismo che, non a caso, sono complementari”.

Il lavoro è fondamentale

È bene, quindi, concentrarsi sulle priorità. “Dobbiamo tornare a ricostruire quelle condizioni per essere cittadini della nostra comunità per tornare a esser parte e costruttori di comunità. E lì il lavoro è fondamentale, la dignità del lavoro è fondamentale, la modalità con cui si regola il lavoro è fondamentale”.

“Ed è lì che sta il pensiero di Marco Biagi dopo vent’anni. Che non è stato fermato quella notte maledetta, lì sta il nostro lavoro”, ha concluso il ministro.

iscriviti

ISCRIVITI al nostro canale Youtube

METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Lezioni sull’uso del manganello, per Manzi (Pd) la violenza non è mai educativa. Murelli (Lega): critiche fantasiose, noi con le forze dell’ordine

Non si arresta la polemica sulle “lezioni di manganello”, su cui Avs presenterà un’interrogazione parlamentare,…

02/11/2024

La festa dei morti non c’è più, La Russa: nulla contro Halloween, ma rimpiango i regali che “lasciavano” i defunti quand’ero alle elementari

"Spero davvero che, senza nulla togliere ad Halloween, questa tradizione della festa dei morti dedicata…

02/11/2024

Saluto romano, gli studenti non si rendono conto del significato perchè ignorano la storia: per la ds De Luca quanto accaduto “è un segnale”

"Urge fare entrare lo studio della storia contemporanea nelle scuole affinché i fatti accaduti nel…

02/11/2024

Cesare Pavese: Indire e Gabinetto Vieusseux propongono un progetto per farlo conoscere ai più giovani

La scuola allo schermo: si intitola così un interessante progetto dell’Indire per promuovere nelle scuole…

02/11/2024

Giappone: sempre più studenti si assentono dalle lezioni

Nelle scuole elementari e medie del Giappone sempre più ragazzi disertano le lezioni, per il…

02/11/2024

Sciopero scuola 31 ottobre, tra legge di bilancio, precari, idonei 2020 e diritti dei lavoratori: le voci dei protagonisti

La Flc Cgil è scesa in piazza, giovedì 31 ottobre, per uno sciopero generale che…

02/11/2024