Categorie: Attualità

In Italia un sisma di magnitudo superiore ai 6.3 ogni 15 anni

Fabio Tortorici, Presidente della Fondazione Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi, è intervenenuto in merito al sisma che ha colpito il centro Italia.

“Sul nostro Pianeta, dichiara Tortorici, si verificano, in media, ogni anno, almeno un paio di terremoti distruttivi ed in Italia un sisma di magnitudo superiore a 6.3. ogni 15 anni in media. Ciò dovrebbe spingere ad una maggiore cultura della prevenzione sismica e della protezione civile”.

“È necessario un continuo aggiornamento delle mappe di pericolosità sismica del territorio nazionale – ha proseguito Tortorici – e per far ciò sarebbe indispensabile la presenza dei geologi in ogni comune, con una loro distribuzione accurata sul territorio e non lacunosa come allo stato attuale.

Secondo il Consiglio Nazionale dei Geologi, gli studi di microzonazione sismica, cioè di suddivisione di un dato territorio in zone omogenee sotto il profilo della risposta a un terremoto di riferimento atteso, tenendo conto delle interazioni tra onde sismiche e condizioni geologiche, topografiche e geotecniche locali, hanno dato i loro risultati; infatti, i fabbricati realizzati dopo l’entrata in vigore delle nuove Norme Tecniche sulle Costruzioni (NTC) del 2008, hanno meglio resistito alla scossa di questa notte.

La  microzonazione sismica ha una importante dimensione “sociale”, perché la conoscenza delle risposte dei vari siti è una condizione imprescindibile per prendere decisioni di governo del territorio. I risultati sono di grande utilità nella:pianificazione territoriale e urbanistica (per orientare la scelta di nuovi insediamenti e infrastrutture, per definire le priorità degli interventi sull’esistente); questo tipo di studi sono il futuro della geologia sismica e della prevenzione dai terremoti.

Ma una realistica classificazione sismica del territorio nazionale, una pianificazione urbanistica una progettazione che segua i criteri antisismici non basta.

Infine, sottolinea il centro Studi, una delle condizioni fondamentali per  la sicurezza del territorio è anche una “cultura diffusa” della prevenzione sismica, dal mondo politico ed istituzionale ai bambini delle scuole primarie.

Redazione

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