L’Italia è un Paese che non legge. Lo dicono i numeri di un’indagine Istat: è del 52,5%, oltre una persona su due, la percentuale di chi non ha letto alcun libro nell’ultimo anno, del 46% chi ha letto meno di tre libri negli ultimi 12 mesi.
. Il grado di scolarizzazione influisce sull’attitudine alla lettura: il 69,6% di chi possiede al più la licenza elementare non ha letto nemmeno un libro, contro il 17,9% dei laureati. Le quote maggiori di “non lettori” risiedono nei comuni di minore ampiezza demografica (con valori superiori al 50%, che raggiungono il 56,8% nei comuni fino a 2.000 abitanti). La quota cresce all’aumentare dell’età e raggiunge il 74,8% tra la popolazione di 75 anni e più.
Rilevanti percentuali di non lettori si registrano comunque già a giovani età: il 43,4% dei bambini tra 6 e 10 anni e il 38,1% di quelli tra 11 e 17 anni non hanno letto altri libri al di fuori dei testi scolastici. Le quote maggiori si concentrano nel Sud (65,3%) mentre quelle più basse nel Nord-est (43%). Osservando i dati con dettaglio regionale, la percentuale maggiore di “non lettori” è in Puglia e Campania (67,5% e il 66,6%), mentre le regioni dove i “non lettori” sono di meno sono il Trentino-Alto Adige (39,1%), la Valle d’Aosta (41,8%) e il Veneto (42,4%).
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