In Lombardia 20 mln in 3 anni per istruzione e formazione

”Oggi la regione Lombardia presenta un progetto importante: i nuovi bandi rivolti a progetti di istruzione e formazione tecnico superiore (Ifts), e alle fondazioni Its: abbiamo previsto infatti 20 milioni di euro in tre anni, ripartiti tra fondi regionali e nazionali”.
”I poli tecnico professionali dovranno facilitare forme di raccordo tra scuola e impresa, promuovendo l’alternanza scuola-lavoro, stage, tirocini, e poi l’orientamento al lavoro nella fase finale”.
”Quindi sia l’istruzione tecnica superiore, Its, che gli Ifts, che i poli sono mirati a qualificare sempre di più l’offerta formativa tecnico-scientifica degli studenti lombardi, ma, soprattutto, a orientarli direttamente al lavoro”.
”Il tema – ha spiegato Aprea – è trovare lavoro a scuola, che significa prepararsi per entrare nel mondo del lavoro, per diventare cittadini attivi non come fatto finora, con l’idea di fare prima studiare e formare i giovani, per poi vederli muovere le prime esperienze di lavoro a 27-28 anni. E’ necessario che i ragazzi siano gia’ pronti a 21 anni per entrare nella società attiva, pronti per progettare il futuro, dare un rilancio alle nostre aziende, pronti per essere fattori di sviluppo di risorsa umana per tutto il tessuto produttivo, economico e sociale della Lombardia”.
Inoltre Finmeccanica prevede di assumere in Italia, tra il secondo semestre 2013 e il 2014, oltre mille giovani di età inferiore ai trent’anni, destinati ad attività a elevato contenuto tecnologico e industriale, con la qualifica di operai per il 60% e di impiegati per il 40%.
”Lancio subito un appello a tutte le imprese lombarde – ha continuato Aprea – affinchè offrano coinvolgimento e sostegno a tutti i progetti che abbiamo già realizzato e a quelli che realizzeremo”.
”Possiamo formare capitale umano ad altissimo livello – ha detto ancora l’assessore – i nostri studenti e i tecnici che prepariamo in Lombardia nella formazione professionale sono i migliori perchè nascono con una mentalità ‘on job”’. ”Vogliamo mettere a disposizione strumenti e risorse per cambiare i numeri regionali – ha concluso Aprea – perchè siamo una delle regioni piu’ fortunate, eppure anche da noi ci sono numeri preoccupanti, che riguardano la disoccupazione giovanile e la dispersione scolastica”.

Redazione

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