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“In margine”: un libro sull’abbandono scolastico

“Viaggiatore, non ci sono strade. I sentieri si formano camminando” Così recita un proverbio spagnolo e la Comunità Scolastica Catanese  in questi anni ne ha fatta di strada, tracciando sentieri e percorsi per rispondere in maniera positiva al problema della dispersione scolastica, nodo fondamentale dello sviluppo del sistema educativo.
Lo ha affermato il provveditore Gaetano Ragunì, intervenendo alla presentazione del volume “In margine” che raccoglie la ricerca sulla devianza minorile a Catania, condotta da Tiziana Guarnaccia , presidente dell’Associazione culturale “Difesa della libertà”
Son  trascorsi 12 anni dall’avvio del progetto  pilota,  promosso dal Ministero P.I. e che nella nostra provincia ha coinvolto inizialmente l’area urbana dei quartieri San Cristoforo – Angeli Custodi; l’area agricola interna di San Michele di Ganzaria; l’area montana di Castiglione di Sicilia.
Al grido di violenza che ha sconvolto la Città in anni difficili, la Scuola ha risposto attraverso una capillare azione di intervento, coinvolgendo le altre istituzioni,  sollecitando una sinergia di forze, di progettualità, di risorse, di presenze attive, di servizio, specie nei quartieri definiti “a rischio”.
L’Osservatorio  provinciale per il successo formativo,  attivato presso il Provveditorato, ha stimolato l’istituzione dell’anagrafe scolastica presso il Comune di Catania prima e gradualmente anche presso gli altri Comuni della provincia, ove la singola istituzione scolastica diventava centro propulsore di iniziative e di specifici progetti finalizzati  a ridurre, gradualmente, il fenomeno della dispersione ,  dell’abbandono scolastico, della devianza.
Progetti didattici di accoglienza; distacchi di Personale per la dispersione; schede statistiche,  progetti di ricerca-azione ed elaborazione dei  dati; convegni, seminari,  incontri di studio, corsi di aggiornamento anche con la collaborazione dell’U.S.L. dei Servizi sociali, del Tribunale per i Minori, dei Distretti scolastici;  predisposizione della “scheda del curriculum” che accompagna lo studente  negli spostamenti  da un’istituzione scolastica all’altra, anche dello stesso ordine di scuola; convenzione con l’Università  per l’orientamento scolastico e professionale; collaborazione con gli Enti Locali per ottenere risorse e servizi; laboratori pomeridiani attivati con la Legge 216, che ha avuto come promotore il Ministero degli Interni e per alcuni progetti anche il Ministero di Grazia e Giustizia; corsi di educazione per gli adulti, anche nelle carceri; scuola in ospedale; ed infine  i nuovi Centri territoriali per l’Educazione degli adulti e la molteplice ricchezza di progettualità, che attraverso i progetti di “autonomia”  le scuole di ogni ordine e grado stanno attivando per  rispondere in maniera puntuale  e funzionale ai bisogni del territorio.
Oggi la scuola intende promuovere non soltanto il diritto allo studio, ma ancor più il “diritto all’apprendimento”, alla formazione, a conoscere, a conoscersi, sviluppando la centralità dell’alunno, protagonista attivo nel processo di formazione e di promozione delle potenzialità di cui ciascuno è portatore.
L’organizzazione modulare, la flessibilità dell’orario, le classi aperte, i laboratori didattici pomeridiani, costituiscono alcune delle “innovazioni” in atto nelle scuole, che diventano sempre più luoghi e spazi di crescita, di socializzazione, di promozione  culturale, sociale e formativa.
L’azione propositiva del “Progetto giovani”, “Progetto ragazzi duemila”, Progetto arcobaleno” ha stimolato la cultura dell’accoglienza, dell’orientamento, dei riorientamento, dello star bene a scuola, in famiglia, nella società, nella comunità cittadina, provinciale, regionale e nazionale.
Nello stesso tempo  ci si impegna a non rallentare il passo, a non frenare il ritmo a continuare con perseveranza, serietà e coerenza il cammino intrapreso con tenacia e forza di volontà, gratificati dalla positività di alcuni traguardi e dai non pochi segni  di miglioramento sociale e civile, di cui l’intera Comunità catanese ne riceve il beneficio.
Gli interventi del prof. Mario Matera, che nel volume ha analizzato gli aspetti salienti delle patologie sociali, dell’avv. Enzo Vitale, il quale ha puntualizzato la centralità della famiglia nella società omologata ed omologante e di Padre Leone Calambrogio, preside del Liceo “Galilei” per gli aspetti educativi e formativi, danno una linea comune di azione che coinvolge le istituzioni universitarie e scolastiche, provinciali e comunali, sanitarie e sociali in una ricerca di sinergia di forze per dare risposta ad un fenomeno, alimentato dal degrado ambientale delle strutture e dei quartieri periferici, come ha sostenuto l’avv. Antonio Fiumefreddo, assessore alla cultura del Comune di Catania.

Giuseppe Adernò

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