In Africa la pandemia ha aspetti diversi da quelli noti in altre parti del mondo, minore diffusione, picchi alti ma non altissimi, scenari drammatici, ma non apocalittici. Senza entrare nel merito delle ragioni di queste differenze, è invece interessante andare ad esplorare come il mondo dell’education ha reagito in paesi come per esempio la Nigeria, dove bambini e bambine sono coinvolti in modalità di DAD ibride, che vedono l’uso misto di TV, radio, Internet.
A Lagos, la capitale, una megalopoli che si piazza al quarto posto nel mondo per numero di abitanti (circa 21 milioni) ed è la più popolata del continente africano, le autorità scolastiche hanno fornito numerose risorse, per agevolare in tutti i modi l’accessibilità alle lezioni e alle risorse.
Le singole scuole della città nigeriana hanno proposto classi virtuali, utilizzando anche radio e TV. È emerso come difficoltà oggettive abbiano compromesso gli intenti delle autorità locali: non solo per molti studenti e studentesse l’accesso ad Internet e il possesso di dispositivi per accedervi è limitato o assente del tutto, ma in molti altri casi il vero problema è stata la poca o nulla disponibilità di corrente elettrica. È stato a questo punto che qualche giorno fa il governo e le autorità locali hanno cominciato a distribuire gratuitamente a circa 20.000 bambini uno smartphone con una app, Roducate, che potrà consentire loro di avere un maggior numero di risorse.
Il governo locale, come afferma Folasade Adefisavo, il commissario locale per l’istruzione, intende arrivare a fornire oltre 300.000 dispositivi. È stato inoltre predisposto uno studio che verificherà l’effettiva efficacia della didattica a distanza, attraverso Roducate, benché l’obiettivo finale a medio termine sia quello di garantire la riapertura delle scuole.
Gli insegnanti sono stati coinvolti nel monitorare l’uso degli strumenti digitali, in una popolazione scolastica che almeno a livello urbano potrebbe maggiormente essere coinvolta nel percorso educativo proprio grazie alla distribuzione dei dispositivi.
Nelle aree rurali la situazione è differente, a causa della frequente mancanza di corrente elettrica; la fornitura degli smartphone con app per ora sarà limitata alla capitale, ma il governo centrale e quello locale stanno potenziando le trasmissioni radio e televisive per implementare la diffusione capillare di lezioni per bambini e bambine.
Sostiene ancora Adefisayo che la promozione del digitale vuole anche essere una spinta verso una generale implementazione tecnologica del paese. Il fondatore di Roducate, Femi Awosika, afferma che l’idea dell’App è nata per affrontare la pandemia, e oggi può essere un volano per supportare non solo l’education.
La questione aperta al momento in Nigeria è quella relativa alle scuole private, la maggioranza, che si pensa possano contribuire economicamente alla diffusione degli smartphone, mentre sarebbe completamente gratuita per le poche scuole pubbliche.
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