Nonostante in Olanda da marzo scorso il vincitore delle elezioni non sia riuscito a formare un Governo, tutti i partiti del Parlamento però sono d’accordo unanimemente sui programmi scolastici. Sorvolando sul fatto che una simile grande coalizione attorno all’istruzione non potrà mai nascere da noi, la “riforma” olandese prevede come obbligatorie l’Osservazione dei capolavori del grande Maestro del Secolo d’Oro Rembrandt custoditi nel Rijksmuseum di Amsterdam – in particolare dell’opera «La ronda di notte» e la conoscenza delle aule dove nascono le leggi dello Stato.
Il nuovo governo, quando ci sarà, introdurrà anche lezioni sull’inno nazionale dei Paesi Bassi, «Het Wilhelmus»: significato del testo e origini dell’antica melodia.
La notizia la riporta il Corriere delle Sera che cita i giornali olandesi, i quali «hanno raggiunto un accordo almeno su questo». E non si tratta di una mossa estemporanea: nel Paese – che conta 17 milioni di abitanti – è acceso da tempo il dibattito su ciò che i diversi schieramenti politici intendono valorizzare come «norme e valori olandesi» e «identità olandese».
“Tra questi, ovviamente, figura l’inno nazionale, la cui esecuzione il leader del partito cristiano CDA, di centro destra, ha chiesto più volte che diventasse obbligatorio all’inizio delle lezioni”.