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In partenza le “navi della legalità” per ricordare Falcone e Borsellino

A Palermo, per il XIX anniversario della strage di Capaci, arriveranno migliaia di studenti che nel corso dell’anno scolastico hanno partecipato al concorso “Il mondo che vorrei” e ai percorsi di educazione alla legalità promossi dal Miur e dalla Fondazione “Giovanni e  Francesca Falcone”.
Si tratta di un evento dall’alto valore educativo e simbolico che si inserisce nelle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Il 23 maggio, nell’aula bunker dell’Ucciardone, dove si svolse il maxiprocesso, è in programma un convegno dal titolo: “Giovanni e Paolo, due italiani.” Il dibattito all’interno del carcere sarà moderato dal direttore di Rai 150 Giovanni Minoli e vedrà coinvolti, tra gli altri,  Maria Falcone, presidente della Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini, il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. Tante saranno le testimonianze di studenti, docenti, magistrati e rappresentanti delle forze dell’ordine.
La Gelmini e don Marco Mori, presidente del Forum degli oratori italiani, firmeranno un protocollo d’intesa per promuovere l’impegno degli studenti in attività di volontariato sociale e di educazione alla legalità.
Quest’anno, il concorso abbinato all’evento e rivolto alle scuole di ogni ordine e grado presentava questa traccia: “Il mondo che vorrei. Il trionfo della legalità, le minacce dell’ecomafia e il valore della memoria”. Gli elaborati realizzati dai ragazzi durante l’anno scolastico verranno esposti a Palermo nelle piazze cittadine, nell’aula bunker dell’Ucciardone, lungo i cortei che si snoderanno nel centro del capoluogo siciliano e nelle scuole partecipanti.
Considerando il valore della memoria, nel diciannovesimo anniversario della strage in cui furono assassinati dalla mafia il giudice Falcone, la moglie e gli agenti di scorta, si è voluto porre l’attenzione sul ritorno di un semplice oggetto di uso comune che dopo le stragi del 1992 ha caratterizzato la rivolta della cittadinanza siciliana alla mafia: le lenzuola bianche. Ai ragazzi presenti verrà chiesto di colorare le lenzuola con i loro pensieri, i loro sogni, le loro speranze.
Le scuole selezionate parteciperanno al viaggio sulle “Navi della legalità”. Due navi, simbolicamente battezzate “Giovanni” e “Paolo”, salperanno rispettivamente da Civitavecchia e da Napoli (dove sarà presente anche il presidente di “Libera” don Luigi Ciotti), con destinazione Palermo. Messe a disposizione per l’occasione dalla Snav, le navi partiranno nel pomeriggio del 22 maggio e durante il viaggio gli studenti avranno modo di confrontarsi con gli ospiti sui temi della lotta alla mafia e all’illegalità.
Alle otto del mattino del 23 maggio, le delegazioni delle scuole di Palermo e di tutta la Sicilia attenderanno al porto l’arrivo delle due navi per accogliere le scuole del resto d’Italia con l’inno di Mameli eseguito dai ragazzi. Dopo una breve cerimonia di benvenuto, gli studenti si divideranno nelle varie piazze.
Nel pomeriggio sfileranno due cortei partendo uno dall’aula bunker e l’altro da Via d’Amelio. Entrambi si riuniranno sotto l’Albero Falcone in via Notarbartolo per celebrare insieme il momento solenne del “Silenzio” che sarà eseguito all’ora della strage.
Quest’anno alle manifestazioni saranno presenti anche delegazioni di studenti da Estonia, Olanda, Albania, Bulgaria, Lituania, Macedonia, Grecia, Spagna, Ungheria, Romania, Francia, Austria, Serbia, Croazia, grazie al progetto europeo promosso dalla Fondazione Falcone e finanziato dal programma comunitario “Europa per i cittadini” con sede a Bruxelles e  dalla Regione Siciliana.
Andrea Toscano

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