Le cronache internazionali continuano a far registrare imponenti proteste di piazza in favore di una scuola pubblica con maggiori finanziamenti, migliori strutture ed insegnanti. Uno dei Paesi del vecchio Continente dove quest’anno le contestazioni non sembrano placarsi con il passare delle settimane è la Spagna.
L’ultima manifestazione si è svolta sabato 22 ottobre, il giorno una massa di studenti, insegnanti e genitori sono scesi in piazza a Madrid per protestare contro la mancanza di investimenti per l’istruzione pubblica del Governo spagnolo, in occasione della primo contestazione organizzata a livello nazionale.
In un’atmosfera pacifica e festosa, tra le 70.000 e le 100.000 persone, secondo gli organizzatori, hanno sfilato per le vie dalla capitale in difesa della scuola pubblica: molte persone indossavano una maglietta verde con la scritta “Scuola pubblica di tutti per tutti”, e agitavano palloncini dello stesso colore.
Se quella di Madrid è stata la prima volta dell’anno scolastico in corso, nelle ultime settimane si erano tenute analoghe manifestazioni anche in altre città. Sempre gli organizzatori della manifestazione della capitale si sono detti soddisfatti per l’esito dell’evento: al corteo hanno partecipato manifestanti da tutto il Paese, che hanno raggiunto la capitale della Spagna con oltre 200 pullman.
Se quella di Madrid è stata la prima volta dell’anno scolastico in corso, nelle ultime settimane si erano tenute analoghe manifestazioni anche in altre città. Sempre gli organizzatori della manifestazione della capitale si sono detti soddisfatti per l’esito dell’evento: al corteo hanno partecipato manifestanti da tutto il Paese, che hanno raggiunto la capitale della Spagna con oltre 200 pullman.
Quello difesa dei servizi pubblici essenziali, del resto, sembra destinato a diventare uno dei temi principali su cui partiti politici, associazioni, sindacati e cittadini comuni non intendono mollare, anche e soprattutto in vista anche delle elezioni legislative del prossimo 20 novembre.