Secondo il direttore dell’Us del Piemonte “per la prossima annualità risulta assente il protocollo di intesa stipulato tra Ufficio scolastico regionale, Università di Torino e Regione Piemonte finalizzato all’incremento dei posti per il TFA sostegno: questo presupposto, che aveva portato alla sua iniziale stipula, comporta una grave criticità per le scuole e ancor più per i bambini e i ragazzi con disabilità del Piemonte”.
L’Università, secondo quanto si legge sul Corriere della Sera, non riesce ad offrire abbastanza posti nel TFA, necessario per ottenere la specializzazione sul sostegno, senza il quale però non si può partecipare al concorso e dunque i posti continueranno ad essere coperti per oltre due terzi da chi non ha titolo e in modo particolare da precari che cambiano ogni anno.
Intanto fanno notare i sindacati che i docenti specializzati “sono appena 5 mila su oltre 18 mila al lavoro quest’anno nelle classi piemontesi” e dunque hanno chiesto all’Università di Torino “un cambiamento di direzione e una maggiore apertura riguardo all’accoglienza dei bisogni della scuola e dei docenti”.
Secondo loro fra l’altro, il concorso in arrivo migliorerà di poco la situazione, considerato che i candidati per la scuola primaria iscritti alle prove in Piemonte sono appena 48 per 1.357 posti disponibili.
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