Sarà Tatyana, una donna al centro dell’emergenza del conflitto con la Russia, a raccontare la guerra in Ucraina e fare pure una scelta drastica. Per lo più questo è il tema del cortometraggio “Il Sesto sigillo” del regista ucraino Georgii Biloshytskyi, che sarà proiettato in prima nazionale mercoledì 6 marzo, ore 10, nell’aula magna dell’Accademia delle Belle Arti di Catania.
La proiezione rientra in un progetto dal titolo “Conversazione intorno alla guerra tra estetica cinematografica e riflessioni geopolitiche”, curato da Ornella Fazzina per porre l’attenzione della comunità studentesca e accademica in generale sull’emergenza della guerra in Ucraina, giunta al secondo anno.
Il cortometraggio “Il Sesto sigillo” è stato realizzato col sistema delle produzioni dal basso: ossia è stato finanziato da una libera raccolta di fondi avviata nell’ambito dell’iniziativa “Arte contro la guerra” lanciata a Vinnytsia dall’Unione Nazionale dei Cinematografisti dell’Ucraina.
Il regista Biloshytskyi, 63 anni e già premiato al Festival del Cinema di Milano nel 2015, sarà collegato in video conferenza dalla città ucraina di Vinnytsia con gli studenti e i docenti catanesi, ma parteciperanno al dibattito anche il regista Daniele Salvo, il filosofo Elio Cappuccio e il docente dell’Accademia Gianpiero Vincenzo; prevista la presenza di una donna di origine ucraina, Dariia Ruggieri Chorna, mentre la proiezione e il dibattito saranno introdotti dalla presidente Lina Scalisi e dal direttore Gianni Latino dell’Accademia delle Belle Arti di Catania.
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