Ad inizio agosto il sindaco della Città metropolitana di Messina aveva emesso un’ ordinanza che riguardava la chiusura di scuole in 21 Comuni: Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Caronia, Mistretta, S. Stefano di Camastra, S. Agata Militello, Capo d’Orlando, Tortorici, Brolo, Patti, Milazzo, Castroreale, Lipari, Pace del Mela, Spadafora, Furci Siculo, S. Teresa di Riva, Taormina, Letojanni, Giardini Naxos e Francavilla di Sicilia.
Il fine era quello di “salvaguardare l’incolumità di quanti operano e usufruiscono degli immobili fino a quando non verranno adeguati ai requisiti di sicurezza previsti dalla normativa vigente”. La drastica decisione è scaturita dal quadro dei sopralluoghi effettuati dal sindaco e dal confronto con il responsabile provinciale dei Vigili del Fuoco. In questi giorni sono emersi i risultati di queste verifiche documentali sulla sicurezza.
Solo cinque istituti superiori di Messina e provincia sono a norma e possono riaprire i battenti, per gli altri sessanta resta in vigore l’ordinanza del sindaco Cateno De Luca. Gli istituti risultati a norma sono: Istituto d’istruzione secondaria “Merendino” sezione associata I.T.A.F.M. in contrada Forno, Capo d’Orlando; Istituto d’istruzione secondaria “Bisazza” di viale Annunziata 10, Messina; Istituto d’istruzione secondaria “Guttuso” sezione associata Liceo Artistico di via XX Luglio, Milazzo; Liceo statale “Vittorio Emanuele III, L. S., Linguistico e S.A. in contrada Acquafico, Patti; I.T.S.E.T. “Tomasi di Lampedusa” via Parco degli Ulivi, Sant’Agata di Militello. Tra pochi giorni iniziano gli esami per recuperare i debiti formativi, urge una soluzione fattiva.