Filosofia e scienze umane è il luogo dove l’ecatombe in Puglia è stata più pesante: dei 50 che si sono presentati allo scritto, soltanto in dieci potranno sostenere il colloquio orale.
Anche storia sotto scacco dei commissari frombolieri: su 95 candidati, 37 sono stati ammessi alla fase successiva. Sono i numeri che riporta Repubblica, ma che definiscono un trend comune in tutte le Regioni italiane, con la Puglia che non fa eccezione.
“Sono stati corretti i compiti di quei settori con meno candidati e con più urgenza di assumere”, spiegano dall’Ufficio scolastico pugliese.
Intanto si fanno i primi conti. Oltre a storia, scienze umane e filosofia, sono stati pubblicati i calendari della lingua italiana per stranieri, con 12 ammessi all’orale su 18. Metà i bocciati di informatica: 37 promossi su 75. Infine tecnologie multimediali. Passano alla fase due 29 su 42.
“Se questa è la tendenza, il peggio deve ancora arrivare –riporta Repubblica- visto che sulle classi più numerose faranno la strage: curioso se poi magari qualcuno dei bocciati sarà chiamato a settembre come supplente da precario”.
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Nella classifica dei numeri di chi sta tentando di ottenere una cattedra, la Puglia si attesta tra le regioni più gettonate. I posti disponibili sono 3.860, per cui uno su tre dovrebbe farcela.
Sulle cause delle bocciature però sarebbe bene fare una riflessione: sono le commissioni molto severe o i candidati molto scarsi? E perché le commissioni, formate da docenti che conoscono tutti la pena del precariato, dovrebbero essere così inflessibili? O meglio: sono inflessibili o costretti, per motivi oggettivi, a fermare attacchi disordinati?