Categorie: Personale

In qualche scuola vorrebbero risparmiare sui coordinatori di classe

La notizia è di quelle che fa rumore e preoccupa soprattutto i coordinatori di classe di talune scuole. Infatti visto il gravoso taglio del Mof di 350 milioni di euro, attuato per permettere di sbloccare gli scatti di anzianità del personale scolastico per il 2012, si riducono gli spazi contrattuali, ancora di più rispetto all’anno scolastico passato, tanto da dovere prendere la decisione di ridurre e tagliare, dall’elenco dei compensi, alcune voci, anche di particolare importanza.
Ci giunge l’indiscrezione dall’interno di alcune scuole che si stanno facendo i conti sul cosa tagliare, per fare quadrare i conti. Una delle voci incriminate, ma che noi riteniamo indispensabile, per il buon funzionamento delle scuole, è la voce di pagamento dei coordinatori di classe.
Questi sono figure delegate del dirigente scolastico, che si occupano di seguire tutto l’andamento burocratico-amministrativo di una data classe. I coordinatori di classe, svolgono anche il compito di presiedere il consiglio di classe, in assenza del dirigente, che non avendo il dono dell’ubiquità è spesso indisponibile a seguire i consigli di classe e a volte anche gli scrutini. Il coordinatore è una sorta di punto di riferimento per i problemi che sorgono all’interno della classe. È responsabile degli esiti del lavoro del consiglio ed è facilitatore di rapporti fra i docenti.
Per questo compito di delega, che comunque risulta particolarmente gravoso, soprattutto nei periodi di scrutini, il coordinatore viene retribuito, secondo la tabella 5 allegata al contratto scuola, riferita alla voce ore aggiuntive non di insegnamento, il compenso di 17,50 euro lordi l’ora.
Di solito nei contratti integrativi d’Istituto, si prevede un pacchetto annuale per ogni coordinatore di 20 ore, quindi per un importo lordo complessivo di 350 euro l’anno. Una scuola con 60 classi, spende per questa figura, circa 21mila euro lordi. Se le scuole dovessero decidere di risparmiare sui compensi dei coordinatori, sarebbe scontato un naturale effetto dimissioni dal ruolo di coordinatore da parte di molti docenti incaricati.
Ma è possibile contravvenire alla delega che il dirigente scolastico fa al docente coordinatore di classe? Il docente coordinatore è sicuramente non obbligato, per le norme contrattuali vigenti, ad eseguire tutto il lavoro che attiene per esempio alla raccolta delle programmazioni didattiche, alla stesura del documento del consiglio di classe, a curare i rapporti, in casi di particolare difficoltà didattico-disciplinare, con i genitori degli alunni della classe, alla raccolta di documentazione per il conteggio delle assenze, e per il conteggio, nel caso delle scuole secondarie di secondo grado, dei crediti scolastici, alla compilazione dei moduli per le comunicazioni alle famiglie e altro ancora.
Quindi, poiché tutti i compiti suddetti non sono disciplinati dall’art. 29 del CCNL scuola nella parte che attiene agli obblighi delle funzioni delle attività funzionali all’insegnamento, il docente coordinatore può dimettersi dall’espletare questi compiti, mentre potrebbe avere l’obbligo, ma per questo c’è una certa ambiguità normativa, come se fosse un ordine di servizio a presiedere il consiglio di classe come delegato del dirigente scolastico. La cosa stupefacente è quella che si possa pensare di obbligare, con ordini di servizio, i coordinatori a lavorare gratis, perché alle scuole sono state tolte risorse importanti. Speriamo che nessuna scuola avanzi realmente questa surreale ipotesi di taglio di spesa.

Lucio Ficara

Articoli recenti

Dipendenza dai social, genitori comprano pacchetti di followers per i compleanni dei figli: l’allarme della psicologa

Spesso si dice che le ultime generazioni sono ossessionate dai social, dai like, dalle apparenze:…

18/11/2024

Studenti contro Valditara: “Ideologico sarà lui: noi vogliamo l’educazione sessuale in ogni scuola”

Durante l'evento per la nascita della Fondazione intitolata a Giulia Cecchettin, dedicata alla memoria della…

18/11/2024

“Il patriarcato è nei libri di scuola”: la pedagogista Biemmi alla Fondazione Giulia Cecchettin

Nella Sala della Regina di Montecitorio si è svolta la “Presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin” in…

18/11/2024

Ghali: “Mi piacerebbe che scuola si parlasse di più di migranti e che docenti e alunni chiedessero più approfondimenti”

Il cantante 31enne Ghali ha nuovamente lanciato un forte messaggio sociale, che anche stavolta riguarda…

18/11/2024

Orientamento, Valditara scrive una lettera ai ragazzi di terza media e lancia il “Consiglio orientativo”: ecco cos’è – PDF

Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha inviato una lettera ai ragazzi che…

18/11/2024

Telefono Azzurro, in 21 anni violenze più evolute sui minori, anche attraverso il digitale. Incremento dei genitori tra gli abusanti

In 21 anni si è avuta a livello mondiale un’evoluzione delle tipologie e modalità di…

18/11/2024