Nella foto: Giuseppe Luca (a sinistra) e Giuseppe Adernò
Si è spento a Catania il 25 giugno all’età di 84 anni Giuseppe Luca, ex dirigente scolastico e collaboratore per moltissimi anni de “La Tecnica della Scuola”.
Il “direttore” Luca, questa è la tradizionale formula che l’ha sempre contraddistinto, ha saputo offrire una vera testimonianza cristiana mediante l’insegnamento prima e la guida dell’innovativa della scuola elementare, poi primaria e poi ancora nell’istituto comprensivo “Don Milani” di Catania.
Attraverso il servizio di rinnovamento della scuola, nell’ambito dell’AIMC e con il supporto delle organizzazioni sindacali di categoria, dell’ASASI, associazione dei dirigenti, ha accompagnato e guidato la preparazione degli insegnanti educatori: un impegno svolto sempre con dedizione, disinteresse, carità e verità, esemplarità e saggezza.
La scuola e l’uomo, si sono incarnati nel suo agire professionale, mettendo sempre al centro l’alunno, la sua storia, il suo vissuto e quindi attivando un percorso “insieme” e non solo “accanto”, un percorso di formazione integrale e di educazione attraverso l’istruzione e le discipline scolastiche, mezzo e strumento e non fine della scuola, che educa e forma persone e cittadini.
La concezione di uomo-persona, alla luce della sua formazione teologica e delle esperienze di servizio alla Chiesa nei primi anni della sua carriera, arricchita dalla visione del personalismo cristiano, ha trovato centralità in Gesù Maestro, modello del vero educatore attento e capace di venire incontro ai bisogni di tutti e di ciascuno.
Queste cose ci ha insegnato e testimoniato il direttore Luca. A noi il compito di seguire le sue orme.
La sua spiritualità è maturata sempre più alimentata da una fede incrollabile ed in questi ultimi anni nel crogiuolo della sofferenza ha arricchito il suo spirito di preghiera e di fiducioso abbandono al Signore, in attesa che venisse a bussare alla sua porta ed essere pronto ad aprirgli.
Ecco, il momento è arrivato, la porta si è aperta ed il piccolo seme che ha sempre voluto restare nascosto, umile, dimenticato, è germogliato, positivi sono i frutti e secondo la metafora poetica ecco “un aratro in fondo alla maggese”, simbolo e segno del lavoro del saggio agricoltore che traccia un solco, che segna il percorso e dà un’identità.
Noi colleghi dirigenti e quanti l’hanno avuto come Direttore e Amico, avendo ricevuto un dono così grande e prezioso abbiamo il dovere di custodirlo e la vera ricchezza di una testimonianza preziosa si ha quando si riesce a donarla agli altri e continuare nel tempo il ricordo e la memoria, mettendo in atto i suoi saggi consigli.
Con questi sentimenti di gratitudine e riconoscenza siamo vicini alla famiglia per rinnovare il nostro “grazie” per i tanti doni ricevuti, dai saggi consigli e dalle opportunità di crescita nella professione.
Alla moglie, alle figlie e ai familiari tutti, le condoglianze cariche di una fervida preghiera. La sua presenza dal cielo continua ad essere guida e sostegno nel cammino della vita.
Grazie, Direttore Luca
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