I lettori ci scrivono

In risposta all’articolo sulla decurtazione degli stipendi

È stata giusta la decisione del quotidiano La Tecnica della Scuola di rendere nota la proposta del lettore Giorgio Fantino, il quale, presso questo quotidiano, ha sostenuto la possibilità di decurtare lo stipendio ai docenti che svolgono il lavoro didattico a distanza, in quanto, l’idea del lettore rivela, attraverso le pagine della rubrica online, l’ennesima provocazione e l’ennesimo pregiudizio nei confronti degli insegnanti che, responsabilmente, hanno continuato a svolgere senza sosta e con maggiore impegno la loro professione.

I tanti sig. Giorgio manifestano pregiudizi atavici rivolti verso una categoria considerata composta da fannulloni privilegiati che godono di ferie illimitate e cospicui stipendi, quando, invece, la realtà è tutt’altra cosa.

Gli insegnanti durante il lockdown hanno dato prova di responsabilità e impegno, lavorando davanti a un computer per dodici ore quotidiane, mantenendo il fondamentale contatto con gli studenti, formandoli didatticamente e umanamente, impegnandoli in attività scolastiche necessarie ad alleggerire il drammatico momento e producendo in loro la responsabilità di svolgere il lavoro nonostante la grave situazione.

I tanti sig. Giorgio si esprimono attraverso pregiudizi, disinformazione e visione miope della cultura e della società attuale, osservando cosa fanno gli altri e dimenticando cosa potrebbero fare loro per aiutare gli altri in questo dramma umano che non risparmia nessuno e non chiede altre vittime per opera di pregiudizi e cattiva informazione. Chiariamolo una volta per tutte: “stare a casa” non significa non fare niente, tutt’altro! La scuola, anche a distanza, non costruisce “pezzi”, ma forma esseri umani che sperano in un futuro migliore più degno per l’umanità.

Come insegnante e come persona consiglio ai vari sig. Giorgio di vedere il film capolavoro “Le vite degli altri” del regista Florian Henckel von Donnersmarck, per riflettere sul valore della vita, sul valore della cultura, sul valore della responsabilità e sul valore della solidarietà che ognuno di noi dovrebbe manifestare a prescindere da qualsiasi momento e da qualsiasi situazione.

Cordialmente

Michele Rizzi

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Come ridare autorevolezza genitori e scuola? Galimberti e Crepet sognano il “ritorno all’ordine e al passato”, ma la semplificazione è dannosa e fuorviante

Una delle più grandi insidie che impediscono alla riflessione sull'educazione di procedere in senso progressivo…

12/04/2025

Rsu Scuola, chi votare il 14, 15 e 16 aprile? I sindacati presentano i loro programmi elettorali: 10 VIDEO INTERVENTI

Il mondo della scuola si appresta a vivere il rinnovo delle Rsu d’Istituto: l’appuntamento, per…

12/04/2025

Elezioni RSU, nota Aran: si va avanti come previsto, il TAR non ha titolo per annullare una procedura gestita dagli stessi soggetti sindacali

Una tempesta in un bicchier d’acqua: così si potrebbe commentare la vicenda della possibile sospensione…

12/04/2025

Graduatoria 24 mesi personale Ata, domande dal 28 aprile alle ore 14 del 19 maggio. Allegato G giugno.

Il MIM ha dato ufficialmente il via ai concorsi per titoli per l’aggiornamento e l’integrazione…

12/04/2025

Indicazioni nazionali 2025: bene sulla lingua italiana, la “scrittura democratica” è solo fuffa

Diceva Cesare Beccaria: “Peggio dell’ignoranza è un confuso sapere”. Dal mio punto di vista è…

12/04/2025

Studenti maltrattati, Verona un professore e due maestre sotto accusa

La cronaca scolastica è segnata da diverse vicende giudiziarie che vedono protagonisti alcuni insegnanti accusati…

12/04/2025