Sta andando per le lunghe la verifica di legge sul CCNI su utilizzazione e assegnazioni provvisorie.
Pochi giorni fa, infatti, nel corso di un incontro svoltosi presso il Ministero fra alcuni dirigenti di viale Trastevere e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, è emerso che il testo della ipotesi contrattuale non è ancora stato trasmesso né al MEF né al Dipartimento per la Funzione Pubblica.
A questa notizia i sindacati hanno comunque chiesto ai funzionari del Ministero di inviare al più presto il testo della ipotesi contrattuale agli USR e di fissare al 25 luglio (o comunque a 10 giorni dopo la pubblicazione dei movimenti) la data per la presentazione delle istanze da parte del personale.
Difficile comprendere i motivi del ritardo (la pre-intesa era stata firmata l’8 giugno) anche perché potrebbe diventare a questo punto difficilissimo stare nei tempi previsti.
Il rischio che ulteriori ritardi determinino lo slittamento delle operazioni agli ultimi giorni di agosto se non addirittura agli inizi di settembre con imprevedibili ripercussioni sul regolare avvio dell’anno scolastico.
Una possibile spiegazione potrebbe riguardare il fatto che – almeno in modo informale – alcune disposizioni contenute nel contratto siano già state valutate negativamente dalla Funzione Pubblica.
L’ipotesi di equiparare gli spostamenti interni ad una stessa istituzione scolastica ad una vera e propria forma di mobilità potrebbe non aver convinto la FP e per questo motivo il Miur sta cercando di temporeggiare.
Nei prossimi giorni, comunque, il Ministero dovrebbe far sapere se la richiesta sindacale di inviare il testo della pre-intesa agli uffici regionali possa essere accolta.