Categorie: Estero

In Sardegna un solo posto di A051 nel bando di concorso a cattedra

La Sardegna è stata da sempre un serbatoio di posti per i precari, in cerca di ruolo, di tutta Italia. Infatti in passato quando si sono avuti i tempi delle vacche magre, l’emigrazione dei precari, in cerca dell’entrata in ruolo, dalle regioni peninsulari verso l’isola si sono registrate massicce. Oggi con la pubblicazione ufficiale del prossimo concorso a cattedra, scopriamo, con grande meraviglia, che la crisi dei tagli delle cattedre ha colpito profondamente anche l’isola del premio Nobel per la letteratura italiana Grazia Deledda.
È paradossale il caso limite della classe di concorso A051 italiano e latino, che vede assegnato un solo posto, in tutta l’isola, per il concorso a cattedra.
Non più tardi di un mese fa i rappresentanti sindacali della scuola sarda prevedevano la possibilità di avere messi a concorso un seicento cattedre. Invece ecco l’amara sorpresa: 298 posti messi a concorso in tutta l’isola tra scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado. Saranno otto le classi di concorso che addirittura non vedranno salire in cattedra nessun docente. Infatti i laureati o abilitati sardi in francese, inglese, filosofia, psicologia, economia aziendale, diritto, diritto, elettronica e scienze, dovranno sbarcare in terra ferma per tentare di concorrere per una cattedra.
La Sardegna esce con le ossa rotte dalla partita concorsuale, che vede un ridimensionamento, rispetto le attese, del 50% dei posti messi a concorso e apprende che molti laureati isolani non vedranno nemmeno una cattedra messa a concorso. In particolare raccogliamo l’indignazione della dirigente sindacale della Gilda insegnati Maria Domenica Di Patre, che si dice profondamente delusa dai dati del bando, che riducono notevolmente le chance dei docenti sardi ad entrare in ruolo. Si spenderanno, continua la Di Patre, oltre un milione di euro per fare un concorso che non risolverà le difficoltà dei precari, che continueranno per la maggior parte ad ingolfare le graduatorie ad esaurimento. Si tratta di un concorso bandito frettolosamente e in modo superficiale che non risponde per niente alle esigenze del precariato, siamo certi, sostiene sempre Maria Di Patre, che dopo il rapido espletamento di questo concorso, i precari saranno ancora più precari di prima.

Lucio Ficara

Articoli recenti

Tecnica della Scuola Podcast, su Spotify i nostri approfondimenti

Disponibili per tutti i podcast della Tecnica della Scuola! Tecnica della Scuola Podcast è un servizio innovativo…

18/07/2024

Corsi sostegno Indire: c’è chi dice no. Un piccolo “sciopero al contrario” come quello di Danilo Dolci [INTERVISTA]

Nei giorni scorsi, il CIIS (Coordinamento insegnanti di sostegno) aveva lanciato un appello provocatorio rivolto…

18/07/2024

Gavosto: l’istruzione come ascensore sociale proprio non funziona

Si è rotto l’ascensore sociale. Quello che per decenni ha consentito a tanti giovani di…

18/07/2024

Recupero anno 2013: la giustizia dà ragione ai ricorrenti, ma i soldi non ci sono

Dopo la decisione della Corte di Cassazione dello scorso mese di giugno e quella di…

18/07/2024

Progressione all’area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, domande dei facenti funzione dal 19 al 29 luglio: il bando su INPA il 19 luglio

Domani, 19 luglio, è prevista la pubblicazione sul portale INPA del bando di concorso relativo alla…

18/07/2024

Caselle di posta elettronica, procedure di allineamento all’anagrafe delle sedi principali dal 1° settembre 2024

La Direzione Generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica comunica che, come negli…

18/07/2024