Protesta clamorosa dei dirigenti scolastici di tutta Italia che sino a venerdì prossimo, 26 maggio, si alterneranno davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione in uno sciopero della fame.
A promuovere l’agitazione l’associazione Dirigentiscuola ma, come viene riportato dall’edizione online di ‘Repubblica’, si pensa che saranno molti i presidi non iscritti al sindacato che si uniranno alla protesta, cominciata con la partecipazione di rappresentanti provenienti dalla Campania, dal Piemonte, dalla Liguria, dall’Abruzzo, dalla Valle D’Aosta e dal Lazio. Verrà chiesto di incontrare la ministra dell’istruzione, Valeria Fedeli per discutere delle problematiche che stanno affrontando i dirigenti scolastici di tutta Italia.
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‘Siamo esasperati soprattutto per le responsabilità – ha dichiarato un dirigente scolastico – La situazione è ormai diventata insostenibile. Perché le responsabilità sono ormai enormi e spesso non abbiamo gli strumenti adeguati. Siamo disarmati per quanto riguarda la sicurezza nei luoghi di lavoro: le scuole sono di proprietà degli enti locali e non abbiamo neppure i fondi per i lavori anche di piccola manutenzione. Però siamo responsabili di qualunque cosa accada a scuola: incidenti e altro. E non possiamo neppure chiudere un plesso perché è il sindaco che può farlo. In molti casi siamo datori di lavoro, con tutto quello che comporta questo carico. E a livello retributivo siamo addirittura all’assurdo: quattro diversi contratti e livelli di retribuzione differenti in base al concorso vinto’.