Le vacanze stanno per finire per gli insegnanti: infatti dal 1° settembre (in alcune scuole dal 4), i docenti torneranno a scuola per l’anno scolastico 2017/2018.
L’estate che volge al termine ha visto un movimento di personale stabilito dai trasferimenti 2017, dalle immissioni in ruolo e dalle assegnazioni provvisorie.
L’ultima settimana di agosto si fa il conteggio delle cattedre coperte dopo i movimenti dei trasferimenti e le assunzioni e già, pare essere confermata la solita differenza fra Nord e Sud: in alcune regioni settentrionali ci sono moltissime cattedre scoperte, mentre al Sud, i posti si copriranno senza troppi problemi.
Abbiamo già parlato del caso del Veneto, dove non ci sono docenti sufficienti nel sostegno e primaria e anche delle 1400 cattedre ancora vuote a Milano per il sostegno, dove la Cisl Scuola fa notare che “gli insegnanti formati ottengono supplenze su posti comuni altrove e qui mancano gli specializzati e si ricorre ai supplenti. Le università dovrebbero bandire corsi per permettere a un numero maggiore di persone di ottenere la specializzazione nel sostegno, visto il fabbisogno. La mobilità degli insegnanti poi non deve essere a scapito degli alunni e delle fasce più fragili”.
E i sindacati, oltre a denunciare che quasi 1 cattedra su 2 è ancora scoperta, fanno notare che per il personale non docente la situazione è anche peggiore a Milano, ad esempio.
In Sicilia le cose sembra andranno molto meglio: come riporta il quotidiano La Sicilia, l’Ufficio Scolastico Regionale sta completando gli organici, e in base ad una stima forfettaria, più del 90% delle cattedre saranno coperte tranquillamente, esclusi i posti di sostegno in deroga.
In attesa del completamento delle assegnazioni provvisorie che vedranno la conclusione entro questa settimana, il bilancio per l’isola è positivo, migliore anche rispetto agli scorsi anni.
I problemi rimasti, oltre a quelli delle assunzioni in ruolo che ancora potrebbero “regalare” sorprese, sono quelli legati agli assunti in ruolo con la Buona Scuola in altra regione, che anche quest’anno non hanno potuto ottenere il trasferimento e neanche l’assegnazione provvisoria, a cusa sia delle assunzioni dalle graduatorie di merito, sia per il fatto che da quest’anno non si potranno impiegare questi docenti sul posto di sostegno senza la specializzazione.
Qualche intoppo, segnalato da alcuni dirigenti scolastici, proviene dalla vaccinazione obbligatoria, specie per la scuola dell’Infanzia, ma questo è comune in tutta Italia fino a questo momento.
Quindi, nel complesso, il quadro alle soglie del nuovo anno scolastico vede una copertura regolare delle cattedre al Sud, Sicilia in testa, e una nuova emergenza di cattedre vuote al Nord, sia su posto comune che sul sostegno.
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