Il perdurare della crisi economica negli anni sta provocando in Spagna un cambio senza precedenti nella cosiddetta “solidarietà intergenerazionale”: dal 2007 a oggi è triplicato il numero di pensionati che mantengono la famiglia con tutti i membri disoccupati. Sono attualmente 420.000 i nuclei familiari mantenuti da dipendenti pubblici a riposo, pari al 9% del totale dei pensionati, quasi il triplo delle 150.000 famiglie di sei anni fa, secondo il rapporto su “L’impatto della crisi nelle condizioni di vita delle persone anziane”, realizzato dalla Fondazione 1 Maggio. Negli ultimi dieci anni, la pensione media è aumentata di 250 euro mensili, fino ai 975 euro, secondo i dati della Previdenza sociale, ma un terzo dei pensionati in Spagna continua a percepire una pensione inferiore al salario minimo.
Nel 2007, la percentuale di famiglie con disoccupati mantenute da lavoratori a riposo rappresentava il 3,6% del totale, mentre attualmente superano il 9% e le pensioni rappresentano la principale fonte di sostentamento nel 26% dei nuclei familiari spagnoli. Un dato dal quale si evince l’importanza delle pensioni come elemento chiave per contenere il rischio povertà, spiegano gli autori del rapporto.
Tagli e misure di austerità approvati a partire dal 2010 hanno eroso il potere d’acquisto degli oltre 8 milioni di lavoratori a riposo, dei quali 5,4 milioni pensionati. Solo l’ultimo congelamento deciso dal governo, col mancato adeguamento dal 1 gennaio all’aumento dell’indice dei prezzi al consumo, ha comportato una perdita di potere d’acquisto di 222 euro, secondo il calcolo del sindacato Union General de Trabajadores. E questo mentre si è registrato un incremento annuale del 20,7% dei prezzi delle medicine e del 10,8% della bolletta della luce, come denuncia il sindacato Comisiones Obreras, che lancia l’allarme sul fatto che la crisi sta condannando un numero sempre crescente di pensionati a una situazione di povertà e discriminazione sociale.
Secondo le ultime statistiche della Previdenza sociale, tre quarti (73%) dei pensionati percepiscono entrate al di sotto dei 15.000 euro lordi annui. Una cifra al di sotto del livello più basso del mercato del lavoro spagnolo, stimato sui 15.479 euro lordi annuali, secondo l’ultima ricerca sulla struttura salariale pubblicata dall’Istituto nazionale di statistica nel dicembre 2012. (ANSA).
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