Arriva dalla Toscana un segnale di distensione. L’ordine di graduatoria deve essere il criterio determinante lo hanno concordato i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anp nel corso di un incontro convocato dal direttore regionale della Toscana. Nel comunicato diramato al termine dell’incontro si sottolinea la necessità di "prevedere centri logistici di nomina distinti per aree disciplinari e ordini e gradi diversi di scuola nei quali, con la presenza di tutti i dirigenti scolastici interessati, in modo da procedere a tutti i tipi di nomina, sempre nel rispetto delle singole posizioni delle relative graduatorie permanenti".
Intanto a Latina una settanta di insegnanti precari hanno presentato un esposto alla magistratura chiedendo il sequestro delle graduatorie per i trasferimenti e il blocco delle immissioni in ruolo.
Si tratta dei docenti che qualche giorno fa avevano visto riconosciute dal Giudice del Lavoro le loro proteste contro le operazioni di passaggio di cattedra fatte prima della immissione in ruolo di precari che da più di 10 anni aspettavano un posto definitivo.
Pare che il Provveditore di Latina abbia proceduto senza tener conto della sentenza del Giudice del Lavoro.
Sulle modalità di nomina dei supplenti invece la Cgilscuola ha accusato il Ministero di essersi piegato alle tesi dell’Associazione Nazionale Presidi.
Nella prima fase delle nomine (quella prevista per i giorni 6-8 settembre, che dovrà servire per assegnare le supplenze annuali) i Dirigenti Scolastici non saranno tenuti ad osservare l’ordine di graduatoria, ma potranno fare riferimento a criteri diversi concordati nelle conferenze di servizio.
Polemico il commento di Cgilscuola: "Appare fin troppo evidente l’apertura governativa alle tesi dell’Associazione Nazionale Presidi sull’assunzione diretta (ovvero discrezionale) degli insegnanti da parte dei dirigenti scolastici".
La risposta dell’Anp non si fa attendere ed è contenuta in una lunga lettera aperta del presidente Giorgio Rembado.
"Ti chiedo – scrive Rembado rivolgendosi ai presidi – di adoperarti perché la tempistica attuale venga confermata".
Nessuna richiesta di proroga, dunque, ma massimo impegno per far sì che i tempi vengano rispettati e l’anno scolastico inizi in modo regolare. Ma c’è un punto della lettera di Rembado che alimenterà le polemiche, ed è quello relativo ai criteri da seguire nella prima fase delle nomine. Secondo l’Anp un buon criterio da seguire dovrebbe essere quello della territorialità: ogni scuola, cioè, dovrebbe offrire le proprie supplenze innanzi tutto ai docenti residenti nello stesso distretto, indipendentemente dall’ordine di graduatoria.
"Suggeriamo invece cautela – scrive Rembado – nell’eventuale adozione di un criterio di continuità didattica: in assenza di strumenti credibili di valutazione del servizio, può non essere positivo legarsi le mani con l’adozione di uno strumento a doppio taglio".
L’Anp in ogni caso ha avviato anche un proprio monitoraggio relativo all’applicazione delle nuove norme. Nei prossimi giorni potrebbero essere resi noti i primi risultati.
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