Categorie: Reclutamento

In Trentino 241 assunzioni nella scuola dell’infanzia

Mentre Trento ride a Roma si piange.
La Giunta provinciale di Trento ha deciso infatti con una delibera a firma del presidente, Ugo Rossi, l’incremento di assunzioni nella scuola dell’infanzia. E ha ha sottolineato come il numero previsto fosse di 200 e sia stato quindi aumentato. Obbiettivo del provvedimento è migliorare la qualità del servizio scolastico che, grazie alle nuove assunzioni, potenzia la dimensione collegiale della scuola dell’infanzia.
Se dunque tutte le regioni d’Italia fossero altrettanto virtuose come le province autonome di Trento e Bolzano che fra l’altro non pare godano di particolari finanziamenti statali, tranne di una autonomia che ha pure Sicilia e Sardegna ma che ineluttabilmente restano, chissà per quale strana magarìa, lontanissimi da questi standard e non solo scolastici.
Invece “ben 3mila insegnanti delle scuole dell’infanzia di Roma Capitale rischiano il posto di lavoro a causa del famigerato decreto 101”. A tale motivo si è costituito nei giorni scorsi un presidio in Aula Giulio Cesare da parte di un gruppo di insegnanti “di quarta fascia in servizio dal 2006 con un bando per titoli e non tramite concorso. Lavoriamo da sette anni e ora l’assessore Cattoi, tramite il decreto 101, afferma che chi non ha fatto il concorso l’anno scorso non è più idoneo, spiegando che noi siamo un errore dell’amministrazione – ha spiegato Serena Patti, delegata Usb – Peccato che noi non abbiamo potuto partecipare al concorso perché siamo troppo giovani ed erano ammesse solo le diplomate entro il 2002 o laureate. Anche molte colleghe dei nidi, di terza fascia, sono nella nostra stessa situazione. Ora siamo qui perché vogliamo bloccare le convocazioni delle idonee, che l’assessore ha già diramato con una circolare e vogliamo che l’assessore ci incontri”.

Pasquale Almirante

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