“In una società avanzata, i migliori di noi dovrebbero aspirare a diventare insegnanti e il resto di noi dovrebbe adattarsi a qualcosa di meno, perché il trasmettere la civiltà da una generazione a quella successiva dovrebbe essere l’onore più alto e la più alta responsabilità che chiunque possa mai avere” (Lee Iacocca).
Con un governo che naviga a vista, preoccupato di garantire lo status quo più che di investire e sfidare le contraddizioni del presente, al di là del “dimmi quello che vuoi sentirti dire” del mitizzato “lo vuole il popolo”, credo che non farebbe male fermarsi un attimo e riflettere su questa citazione, per dire da un lato il buono che c’è, anche se non sempre riconosciuto, e dall’altro per immaginare percorsi innovativi e di investimento secondo precisi ordini di priorità, viste anche le note carenze di bilancio.
Ma come si fa a valorizzare il buono senza una valutazione di sistema e individuale? Come si fa? Bastano, per gli apprendimenti, le progettate griglie di valutazione della nuova maturità, oltre a Invalsi e Ocse-Pisa?
E una valutazione di sistema, con nuovi organi collegiali, non più autoreferenti?
Perché i giovani laureati non si sentono di privilegiare, a parte eccezioni, l’insegnamento come professione?
Perché a scuola, per molte discipline, arrivano docenti che, lo si nota subito, non potrebbero mai aspirare ad una libera professionale o a qualche bando all’estero o in Italia?
Chi ha il coraggio di invertire, se non di mandare all’aria, le modalità burocratiche, lontane dalla realtà, delle assunzioni di presidi, docenti, personale? I nostri bambini e ragazzi, le nostre famiglie, pur sapendo della delicatezza e dell’importanza fondamentale di azzeccare, secondo mera fortuna, docenti in gamba (che ci sono): perchè non protestano, invocando nuovi sistemi di assunzione, secondo albi professionali, ma calati poi nella vita reale?
Troppe domande?
Perché Bussetti, sapendo, credo, che sono le persone che fanno sempre e comunque la differenza, e non le burocrazie o le tecnologie, non organizza, su questo tema, una “conferenza nazionale”, chiamando tutti gli attori in campo?
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…