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In un liceo di Bologna la programmazione ruota attorno a un obiettivo: il benessere degli studenti

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È il liceo più giovane della città, ma anche il più ambito dai giovanissimi in uscita dalle medie, tanto che, paradossalmente, la dirigente ha dichiarato pubblicamente che ci sono tanti altri licei di ottimo livello ai quali potersi iscrivere. Si tratta – come riportato dal quotidiano La Repubblica – del liceo Sabin di Bologna, con tre sezioni di liceo scientifico, una delle quali ad indirizzo sportivo, una sezione di Scienze Umane e una di Liceo Economico-Sociale.

Il ‘consiglio’ di orientamento dato ai genitori dalla preside del Sabin, ancorché insolito, nasce da un problema di fondo: non ci sono aule per tutti, le domande di iscrizione sono troppe e la succursale richiesta arriverà soltanto tra qualche anno.

Ma perché l’Istituto ha tutto questo successo? Semplice – dichiara la dirigente al quotidiano romano – al Sabin si punta a coniugare l’eccellenza della preparazione con il benessere degli studenti.

Del resto, basta curiosare sul sito della scuola per rendersi conto dei tanti progetti di qualità, offerti ai ragazzi e alle ragazze: dalla sostenibilità ambientale al volontariato sociale, dal club delle scienze alla commedia dell’arte e altri innumerevoli percorsi in cui ciascuno potrà trovare spazio a seconda delle sue passioni. E siccome ‘Io non dimentico’,  come campeggia su un bel murale sulla facciata dell’Istituto, le classi quinte svilupperanno un percorso storico nella modalità di conferenza aperta con l’obiettivo di ricostruire gli avvenimenti relativi alla strage del 2 agosto 1980 a Bologna. Con la partecipazione di un avvocato di parte civile nel processo, dell’Associazione Famigliari Vittime della Strage e dell’Anpi Bologna.

Ma il fiore all’occhiello dell’Istituto è probabilmente l’attività ‘Sab In Space’: per tutto l’anno scolastico, due giorni alla settimana, la scuola è aperta dalle 14:30 alle 16:30 per un’esperienza che prevede la coprogettazione e la realizzazione di attività di studio e tempo libero da parte di un ampio gruppo di studenti, con la supervisione dei docenti.

La scuola – come si legge nella pagina di presentazione – mette a disposizione degli alunni alcune aule dove è possibile svolgere attività di studio individuale o a piccoli gruppi, sportelli peer to peer in collaborazione con i docenti, corsi di italiano L2 per gli studenti con background migratorio, attività artistiche e creative con la collaborazione di alcuni docenti di arte e del personale ATA, spazio relax, aula musica per suonare e cantare insieme.

In alcuni pomeriggi i ragazzi potranno anche avvalersi della consulenza di due psicologi, disponibili su appuntamento per lo sportello d’ascolto.

Gabriele Ferrante

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