Ad indagare è la Digos di Firenze che ha rafforzato le misure di protezione degli obiettivi ritenuti sensibili, mentre sarebbe stata diramata dal Dipartimento della pubblica sicurezza a tutti i prefetti e i questori una informativa per richiamare l’attenzione sulla necessità di potenziare l’attività info-investigativa, sia per quanto riguarda la diffusione di messaggi di ispirazione neonazista e antisemita sul web (che ha sede in America), sia per quanto concerne le attività di prevenzione sul territorio.
Nella lista di proscrizione del sito antisemita figurano anche scrittori, critici letterari, linguisti, storici, filosofi, economisti, giuristi, politologi e sociologi, compresi nomi di chiara fama e ovviamente esponenti della comunità ebraica.
I docenti appartengono alle Università tra l’altro di Firenze, Pisa, Torino, Roma, Venezia, Bologna, Bari, Milano, Pavia, Genova, Trieste, Napoli, Udine, Ferrara, Reggio Emilia, Modena, Perugia, Urbino, Lecce e Palermo.
Già nei mesi scorsi, il sito “Holywar”, insieme a un altro portale neonazista, “Stormfront” avevano pubblicato una lista di 1650 cognomi riconducibili a circa 10.000 famiglie italiane di origine ebraica.
I cognomi sono raggruppati sia in ordine alfabetico che in base alla provincia dove sono più diffusi.
Sempre sulla pagine web in cui è riportato l’elenco, compare l’invito a scaricare dalla rete un film di propaganda antisemita uscito in Germania nel 1940. L’attenzione è alta nella Comunità ebraica.
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