In un passaggio della relazione presentata dal Ministro Valditara alle Commissioni Cultura riunite di Camera e Senato, ha sostenuto con forza la necessità di “restituire dignità alla scuola” attraverso una “formazione iniziale dei docenti, nell’anno di prova e nella formazione continua in servizio” affinché siano in grado di “coniugare continuamente i saperi con i cambiamenti” per promuovere negli studenti quelle “competenze trasversali in grado di ridurre la distanza della formazione dalle esigenze del mondo del lavoro”.
La velocità dei cambiamenti richiede “uno sforzo corale della scuola”, un impegno condiviso e partecipato tra scuola e famiglie alfine di far emergere le migliori pratiche, in una dimensione “partecipata tra la comunità scolastica e le famiglie”. “Una corresponsabilità educativa che trasformi la scuola in un laboratorio permanente capace di ridare proprio alle comunità scolastiche il ruolo di protagonisti della vita sociale”.
E’ nella logica di ridare dignità alla scuola che il ministro intende operare attraverso un continuo confronto sia in sede politica sia con le forze sindacali al fine di:
• “dare autorevolezza ai docenti e a tutta la comunità scolastica;
• valorizzare il merito, facendo emergere il talento di ciascuno affinché ciascuno studente possa inserirsi da protagonista nella vita;
• assicurare una scuola sicura per tutti, potenziando i processi d’inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica e creando ambienti fisici sicuri e stimolanti l’apprendimento;
• sburocratizzare i processi e gli adempimenti a carico delle scuole per orientare più energie alla sfida educativa”
Compito della politica ministeriale sarà quello di dare “autorevolezza ai docenti” attraverso una formazione sempre più qualificata e, al contempo “costituirsi sempre più come dovere etico, imprescindibile in un mondo in rapida e continua evoluzione in cui anche le alte competenze necessitano di continuo aggiornamento”.
Valorizzare il merito “in ottica orientativa, attraverso la valorizzazione delle competenze e dei talenti della persona che apprende, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione, in maniera congeniale al suo percorso individuale, alle sue aspirazioni, alle sue capacità e tenendo conto delle sue fragilità, al fine di promuovere lo sviluppo armonico e integrale di ogni persona e realizzare un apprendimento lungo tutto l’arco della vita”
Una scuola “moderna e intelligente” in grado di garantire agli studenti “spazi sicuri e idonei agli apprendimenti”, “adeguati ai mutevoli bisogni didattici e educativi e che renda piacevole la permanenza dei ragazzi e ne stimoli la creatività”, attraverso un’edilizia riqualificata e attenta agli ambienti destinati sia alla didattica sia alla condivisione con gli altri, un luogo in grado di accompagnare quotidianamente la crescita degli studenti.
Le nostre scuole necessitano di un processo di sburocratizzazione dei molteplici adempimenti cui devono provvedere sottraendo, tempo e risorse al buon funzionamento dei servizi scolastici principali per migliorare i servizi verso famiglie e studenti. In questa prospettiva il Ministro ha annunciato di aver costituito un gruppo di lavoro al fine di elaborare un piano “per semplificare la Scuola liberando gli istituti scolastici da adempimenti eccessivi. Il Piano sarà articolato su tre livelli d’intervento, strettamente coordinati tra loro:
• semplificazione normativa;
• innovazione regolamentare/organizzativa;
• interventi operativi e tecnologici”.
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