Sembra tuttavia che in Usa si ricorra sempre di più all’intervento della polizia: “I ragazzini vengono arrestati per il semplice fatto di essere ragazzini – ha affermato Shannon Kennedy, avvocato di diritti civili che ha intentato una class action contro il distretto scolastico di Albuquerque – centinaia di bambini vengono arrestati per reati minori come semplicemente l’uso del cellulare in classe”.
Il personale scolastico si difende affermando che il ricorso alla polizia è necessario per tenere a bada studenti sempre più irriverenti, nonchè per attirare l’attenzione dei loro genitori.
Sembra inoltre che non ci sia una vera e propria statistica nazionale che riveli quante volte la polizia è intervenuta per arrestare studenti indisciplinati.
Se si fa invece riferimento ai singoli stati si viene a sapere che in Connecticut, ad esempio, il tribunale ha cominciato a monitorare gli arresti che coinvolgono gli studenti.
Dallo scorso marzo ne sono finiti in manette 1.700, molti di essi per reati minori.
In Texas un rapporto dello scorso dicembre compilato da una organizzazione non profit ha rivelato che ogni anno vengono emesse 275 mila multe nei confronti di minori per reati legati alla condotta in classe.