A mettere il dito nella piaga la statistica della rivista online Opposing Views secondo la quale le case degli americani sono piene di armi di ogni tipo, perfino da guerra, cosicché produrre una strage, come quella della scuola di Newtown in cui sono morti 20 bambini, appare fin non troppo difficile.
E infatti, secondo il giornale, solo nei primi cinque mesi del 2013 bimbi piccolissimi, dai tre ai sei anni, hanno provocato almeno 11 vittime, tra adulti e altre piccole vite come loro. In alcuni casi si sono uccisi da soli. «Hanno ammazzato più dei terroristi della maratona di Boston», ha commentato provocatoriamente la rivista, di fronte a questi numeri a cui si stenta a credere.
in Usa inoltre esistono fabbriche in cui si producono fucili e pistole per bambini, con colori e decorazioni differenti a seconda che si tratti di maschietti o femminucce.
Opposing Views ha elencato tutti, uno per uno, i terribili episodi accaduti dall’inizio dell’anno: dal bambino di 6 anni che a Kansas City ha ucciso il compagno di giochi di 4 anni sparando con una pistola lasciata incustodita, a quello di 4 anni che in un villaggio nel sud del Tennessee dopo una grigliata con parenti e amici ha ucciso la moglie dello sceriffo con una delle pistole collezionate dal padre lasciata incautamente su di un letto.
I numeri si fanno ancor più impressionanti se si sale di età e si contano gli incidenti non mortali. E la rivista con ironia si chiede se l’intelligence americana avrebbe potuto salvare più vite se i suoi programmi di sorveglianza sulla popolazione avessero riguardato i bambini piuttosto che i terroristi.
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