800 posti liberi solo nelle scuole dell’infanzia, alle elementari e alle medie. Numeri – riporta Il Gazzettino – destinati ad aumentare con la mobilità e l’assegnazione provvisoria per l’avvicinamento al paese d’origine.
Cattedre che dovranno essere riassegnate dopo che i titolari hanno ottenuto il trasferimento: la maggior parte sono docenti del Sud Italia che, anche a seguito della mobilità generata lo scorso anno dalla legge 107, sono arrivati a insegnare in Veneto. Molti docenti hanno chiesto di tornare anche tramite la legge 104 che fa punteggio. A conquistarsi il primato – riporta il giornale veneto – i prof. provenienti da Calabria, Sicilia e Campania.
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Bagarre tra docenti che hanno raccolto tutto il punteggio possibile pur di tornare a casa. Ecco i numeri: 58 richieste di mobilità nella scuola dell’infanzia, 217 alle elementari, 160 nel sostegno, 412 nelle medie. Tutto a discapito della continuità didattica che genera un cambio di docenti ogni anno e non agevola l’apprendimento dei ragazzi.
Il 21,5% dei trasferimenti interprovinciali per le elementari per l’a.s. 2017/208 riguarda docenti che hanno avuto la precedenza per la legge 104 (il 79,5 calabresi, 72,9 siciliani e 66,6 campani).
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