L’anno scolastico si apre con l’allarme cattedre vuote in Veneto. Infatti, come riporta il quotidiano locale “Il Gazzettino”, mancano migliaia di cattedre.
Colpite soprattutto le primare e le attività di sostegno, ma si fatica a trovare anche i docenti di matematica e di lettere. Di chi è la colpa? Per i sindacati non è solo del governo, ma anche dell’università che, a causa del numero chiuso, prepara un numero insufficiente di docenti.
La coperta, dunque, è corta. Anche lavorando a ritmo serrato non c’è personale docente sufficiente per coprire il fabbisogno. Tutto questo malgrado il concorso docenti del 2016.
Secondo la Cisl Scuola, pertanto, il problema è da ricercare negli atenei che attivano solo 300 posti per il sostegno, stessi numeri anche per Scienze della Formazione. E non è finita qui: contingenti sempre insufficenti nel Personale Ata con concorsi per i direttori amministrativi che non si fanno da 20 anni.
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