“Da noi, ben il 70% dei bambini – contro il 10% a livello nazionale – frequentano le scuole paritarie – ha aggiunto Zaia – che costano un terzo di quelle statali. Per permettere di continuare a erogare il servizio indispensabile che offrono alle famiglie la Regione ha stanziato 16,5 milioni di euro per il 2013 in pratica togliendosi il pane di bocca visto il bilancio lacrime e sangue che abbiamo fatto. Invito il Ministro ad andare avanti a testa bassa all’interno del Governo per reperire le risorse necessarie ad assicurare a tutti i bambini che ne hanno diritto di poter frequentare le scuole per l’infanzia siano esse pubbliche e/o paritarie.”
Il presidente della Regione Veneto ha anche sottolineato come i bambini delle scuole per l’infanzia nel Veneto frequentano per il 68% – cioè 94.500 – le paritarie e 45 mila le statali; paritarie che sono 1.183 su 1.717 scuole per l’infanzia totali. Il motivo del contendere è che i nostri bambini, fatta 3.200 euro la media annua nazionale per bambino, costano allo Stato 1.900 euro. “Se i 45 mila giovanissimi veneti delle scuole statali si trasferissero alle paritarie – ha sottolineato Zaia – lo Stato risparmierebbe 170 milioni di euro. Al contrario, se i bambini delle paritarie andassero nelle statali lo Stato spenderebbe 300 milioni di euro in più.” E infine ha sostenuto: “Non c’è rispetto della Costituzione (l’articolo 30 sul diritto allo studio e l’articolo 34 sulla parità d’accesso allo studio) e non c’è rispetto della sussidiarietà che dice, in sostanza, che ogni cittadino dovrebbe essere agevolato quando crea qualcosa a favore della comunità.”
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