L’Ufficio scolastico regionale del Veneto “ha assegnato in sei giorni 3.738 nomine in ruolo insegnanti di scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado e di sostegno. Resta però il cruccio di non aver beneficiato di tutte le 6224 cattedre concesse al Veneto dal ministero dell’Istruzione per l’anno scolastico 2017/2018. Sono rimasti vacanti 2811 posti, che dovranno essere rimpiazzati da supplenti”: lo scrive Il Corriere del Veneto che riporta le dichiarazioni del direttore dell’Ufficio scolastico regionale. “Purtroppo era scontato fin dall’inizio uno “spreco” del contingente, dovuto a tre cause principali. Ovvero: la scarsità di aspiranti specializzati per il sostegno, l’esaurimento delle graduatorie e le rinunce, che sono state comunicate dai candidati non presenti alle convocazioni dopo aver ricevuto la nomina d’ufficio. E comunque gli Uffici scolastici territoriali hanno conseguito un risultato eccezionale, assegnando in tempi record, dal primo al 7 agosto, 3.738 nomine in ruolo ai candidati delle graduatorie, che da domani copriranno di diritto posti vacanti nelle scuole statali venete. E’ stato un lavoro di squadra molto complesso, condotto con il massimo coordinamento fino all’ultimo momento e con tante difficoltà”.
{loadposition carta-docente}
In pratica, scrive il giornale, gli insegnanti che hanno detto «no» “sono quelli inseriti nelle graduatorie a esaurimento con riserva, perché in attesa dell’esito del ricorso presentato in passato per entrare di ruolo. Se ora accettano l’assunzione e poi il responso del ricorso dovesse dare loro torto rischierebbero il licenziamento e non potrebbero più partecipare al concorso dedicato, previsto nel 2018 e con procedure agevolate. Preferiscono aspettare direttamente quello. Poi c’è il problema, più volte sollevato dai genitori di bambini disabili o con difficoltà di apprendimento, della carenza di insegnanti di sostegno. Su 1745 posti disponibili, sono stati trovati solo 187 docenti che dovranno seguire 16.424 alunni disabili, oltre 7mila dei quali con gravità”, mentre le Università di Padova e Verona hanno attivato i corsi di specializzazione per attività di sostegno con numeri troppo bassi rispetto alle esigenze territoriali. Già l’anno scorso la carenza di corsi ha fatto perdere l’opportunità di un posto di lavoro a 1.559 giovani docenti. Sebbene il Miur avesse autorizzato 1.743 immissioni in ruolo, è stato possibile concluderne appena 184”.
“Lo squilibrio che in Veneto vede per il prossimo anno560 posti riservati ai corsisti nei due Atenei (280 a Padova e altrettanti a Verona) a fronte delle 1.743 nomine in ruolo, si ribalta in altre regioni. Un problema che riguarda anche i presidi e il personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario). Quanto ai primi, ne mancano 216 e non si è potuto trovare nemmeno i 33 concessi dal Miur pescando dalla lista della Campania, diventata nazionale. Nessuno dei dirigenti scolastici campani ha accettato di trasferirsi in Veneto, aspettano una nomina nella loro regione o al massimo nel Lazio. Sul fronte Ata sono stati coperti tutti i posti per assistenti amministrativi (124), assistenti tecnici (36) e collaboratori scolastici (362), però restano vacanti i 76 riservati ai direttori dei servizi amministrativi”.
Salve, sono un docente di sostegno, di ruolo nella scuola secondaria e desidero far conoscere…
Pubblicare le graduatorie dei candidati docenti risultati idonei ai concorsi, ammetterli a frequentare il corso…
A volte capita, soprattutto per le festività natalizie, ma anche per altre particolari ricorrenze, che…
La Corte costituzionale si è espressa sulla questione di legittimità costituzionale della legge n. 86…
Un fatto di cronaca nera sta scioccando il Paese: un uomo di 45 anni, ex…
Il decreto 140/2024 nell’individuare per il triennio 2024/2027 i criteri di riparto riguardanti le posizioni…