Elena Donazzan, assessore all’istruzione nella Regione veneto, non lo manda a dire alla ministra Stefania Giannini: «Se il ministro Giannini non conosce la scuola, non può fare il ministro dell’istruzione – attacca l’assessore veneto Elena Donazzan – nche stamani ho visitato diversi plessi scolastici della provincia di Vicenza, ad Arcugnano, e in tutte le scuole ho verificato, ad oltre un mese dall’inizio dell’anno scolastico, i medesimi problemi: mancano gli insegnanti di materie ordinarie e di sostegno, molte cattedre sono ancora scoperte ed alcune classi sono già al terzo cambio di supplenza. È surreale che il ministro sostenga che non vi sono ritardi nell’avvio».
Ma aggiunge pure a proposito della ‘Buona scuola’: «Il ministro oggi dichiara che ogni anno c’è un periodo di assestamento iniziale? Ebbene, tutti gli interlocutori che sto incontrando denunciano unanimi che questo è il peggior inizio di anno scolastico della storia. E queste non sono considerazioni di parte politica, ma constatazioni condivise da insegnanti, dirigenti, genitori e amministratori locali. La realtà dell’istituto comprensivo di Arcugnano può essere presa a campione delle ‘straordinarie’ criticità di un anno scolastico che ovunque sta registrando intollerabili carenze, come la scopertura delle cattedre di sostegno per alunni disabili certificati e il mancato avvio delle sezioni a tempo prolungato, fortemente richieste dalle famiglie in una realtà produttiva come il Vicentino».
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«Solo la caparbietà e il grande senso di responsabilità di insegnanti e dirigenti l’attenzione delle amministrazioni locali e il generoso spirito di volontariato di genitori ed insegnanti in pensione che, ad Arcugnano come in tanti comuni del Veneto, si sono attrezzati con doposcuola a pagamento e servizi volontaristici di affiancamento per il trasporto scolastico e la mensa, sta tamponando carenze e ritardi della cosiddetta ‘buona scuola’».